Sprinter austriaci drogati

Stamane, al meeting del Sestriere, un bolide rosso in palio per chi stabilisce un nuovo record Sprinter austriaci drogati Confessione di Berger in diretta tv QUATTRO ATLETI SOTTO ACCUSA VIENNA ELUSIONE, stupore, incredulità: così il mondo dell'atletica austriaco ha accolto la confessione, in diretta tv, di un velocista che ha ammesso di essersi drogato insieme con tre compagni di squadra. Andreas Berger, forse il più famoso velocista della storia dell'atletica austriaca, primatista nazionale dei 100 e 200 metri e campione europeo indoor dei 60 metri all'Aia nel 1989, ha ammesso pubblicamente la sua colpa lunedì sera dagli schermi della televisione nazionale, dichiarando che anche tre suoi compagni, Franz Ratzenberger, Gernot Kellermayr e Thomas Renner, avevano fatto lo stesso. «Ci sono 4 casi positivi di doping. Ci riguardano e abbiamo deciso di rinunciare al test di riprova». I quattro erano stati sottoposti ad un controllo mentre si allenavano il 7 luglio scorso a Voecklabruck. In un primo tempo Berger aveva negato l'accusa ma poi ha deciso di vuotare il sacco spiegando di essersi dopato per tre motivi: avere sbagliato due partenze alle Olimpiadi di Barcellona, aver subito due operazioni al tendine di Achille e soffrire di gravi problemi di ernia. «Negli allenamenti non andava più bene niente - ha detto l'atleta - e allora mi sono posto la domanr da se lasciar perdere tutto o utilizzare mezzi illeciti». Berger ha coinvolto i compagni: «Anche loro hanno voluto correre il rischio» ha detto l'atleta che con la confessione sembra essersi pentito: «Ho valutato male la situazione - afferma -; meglio andare meno forte, ottenere risultati meno eclatanti, ma raggiungerli con metodi legali». Il campione austriaco ha usato un anabolizzante, il «Methan-dienon» che, se preso per un lungo periodo, «può avere gravi conseguenze sulla salute e può generare disturbi cardiaci», ha detto Hans Holdhaus, direttore dell'istituto austriaco dello sport. «Ora bisogna indagare - ha aggiunto - per capire soprattutto come arrivano e come vengono distribuiti in Austria questi prodotti». Di poche parole Erika Strasser, presidentessa della Federazione di atletica austriaca; dopo aver detto di essere «profondamente delusa» per quanto accaduto, ha promesso che saranno rafforzati i controlli durante gli allenamenti. Per i quattro scatterà così la prevista squalifica di 4 anni: la sanzione metterà probabilmente fine alla carriera di Berger, 32 anni, e di Tatzenberger, di 28. Una volta scontata la squalifica potrebbero invece riprendere l'attività Kallermayr (27 anni, 110 nel decathlon a Barcellona) e Renner, 26 anni. La squalifica sarà ratificata dalla Iaaf nella riunione del 12 agosto a Stoccarda. Andreas Berger, reo confesso

Luoghi citati: Austria, Barcellona, Stoccarda, Vienna