McKoy, una Ferrari val bene i Mondiali

Sport Stamane, al meeting del Sestriere, un bolide rosso in palio per chi stabilisce un nuovo record MdCoy, una Ferrari vai bene i Mondiali // Canada lo esclude da Stoccarda perché salta i Trials «Non mi mandano? Pazienza», e vuol diventare austriaco SESTRIERE DAL NOSTRO INVIATO Ieri sul Colle splendeva un sole cocente, appena mitigato da una leggera brezza, un clima ideale per il 5° Meeting di atletica del Sestriere che stamane vedrà in pista alcune fra le più grandi star mondiali, a caccia di record con la complicità dell'altura e della Ferrari 348 in palio. Ci proveranno l'ucraino Bubka nell'asta, lo statunitense Young nei 400 hs, la tedesca Drechsler nel lungo e due amici-rivali nei 110 hs: il gallese Colin Jackson e il canadese Mark McKoy. Curiosa la storia del piccolo nordamericano, soprannominato Mickey Mouse per il suo fisico gracile. Cinque anni fa sembrava dover chiudere con l'atletica in seguito alla squalifica per doping di Ben Johnson, che coinvolse un po' tutto l'ambiente canadese. Lo stesso McKoy fu allontanato per due anni dalle gare, ma lui per cercare di riscattarsi in fretta chiese aiuto addirittura a Colin Jackson, il suo rivale europeo (gallese ma di origini giamaicane) che lo invitò ad allenarsi in Galles. Per Mark fu la svolta tecnica, per entrambi l'inizio di un'amicizia. Grazie a Jackson il piccolo canadese tornò lentamente quello di prima, fino a superare il suo maestro nelle Olimpiadi di Barcellona '92, dove ha conquistato l'oro. Adesso che non si allena più a Cardiff, ha comunque preferito restare in Europa ed ha sposato una ragazza austriaca, stabilendosi a Linz. Del resto McKoy non sembra proprio aver nostalgia del suo Paese: «La mia federazione voleva impedirmi di venire qui a Sestriere - ha detto sorridendo -, per costringermi a partecipare ai campionati canadesi». Ma lui, ribelle come i baffetti che gli disegnano il viso, ha detto di no, una decisione che gli costerà la partecipazione ai prossimi Mondiali di Stoccarda (14-22 agosto). «E' assurdo che quest'anno i nostri Assoluti (nel prossimo weekend a Vancouver, ndr) valgano come trials di qualificazio¬ ne per i Mondiali. Sono troppo vicini alle gare iridate, e poi credo di aver già dimostrato quanto valgo. Ma so anche che non verrò inserito in squadra». E sarà ima perdita grave per l'atletica mondiale, non solo canadese, giacché McKoy avrebbe puntato sicuramente al podio nei 110 hs ma anche all'ingresso nella finale nei 100 piani. All'incredibile agilità sugli ostacoli, il nordamericano unisce una grande velocità di base che lo rendono pericolosissimo anche nello sprint puro. Era dai tempi dello statunitense Dillard, oro olimpico nel '48 sui 100 e nel '52 sui 110 hs, che non si vedeva un simile fenomeno in campo maschile. Nel settore femminile c'è invece l'esempio recente dell'americana Gail Devers, che l'anno scorso a Barcellona si è imposta nei 100 piani ed ha gettato alle ortiche l'accoppiata negli ostacoli cadendo sull'ultima barriera quando era ancora nettamente prima. «Il Canada non mi vuole? - ha concluso serafico McKoy -. Bene, busserò ad altre porte». E infatti ha già chiesto al governo austriaco di poter essere naturalizzato. Purtroppo per questi Mondiali non c'è più tempo, ma è probabile che nelle prossime Olimpiadi di Atlanta i colori nazionali di McKoy restino il rosso e il bianco, ma a bande orizzontali e senza la foglia d'acero. Anche qui a Sestriere McKoy darà un saggio della sua versatilità tecnica. Nei 110 hs, oltre al suo maestro Jackson, affronterà l'americano Jack Pierce, altra stella di prima grandezza; nei 100 invece dovrà vedersela con i vari Burrell, Drummond e Fredericks, quest'ultimo impegnato anche nei 200 contro Da Silva, Nelloms e Braunskill. Da segnalare inoltre Watts nei 400 e gli azzurri Benvenuti ed Evangelisti: il primo tenta il Mondiale nei 600 (detenuto da Gray con l'12"81), il lunghista vorrebbe invece ritoccare il suo primato italiano (metri 8,29) che risale a sei anni fa. Giorgio Vibertì Il canadese McKoy ha vinto l'oro a Barcellona nei 110 hs; ha sposato una ragazza austriaca e vive a Linz Sergei Bubka (sopra) tenterà di ritoccare il suo primato nell'asta