Sarà l'ospite fìsso del nuovo Processo di Biscardi su Telepiù Con un Mosca sulla spalla

Sarà l'ospite fìsso del nuovo Processo di Biscardi su Telepiù calcio e tivù' Sarà l'ospite fìsso del nuovo Processo di Biscardi su Telepiù Con yn Mosca sulla spalla «Iopiaccio: ed è l'audience a dirlo» ROMA. Rieccolo. Contestato e criticato, ma c'è sempre. Maurizio Mosca sarà l'ospite fisso del nuovo «processo» di Aldo Biscardi, il debutto è per lunedì 30 agosto, su Telepiù. Compenso, si dice, niente affatto strabiliante: un milione e 250 mila lire a puntata (sono trenta). Cinque milioni al mese non sono male, ma il contratto di Biscardi è ben altra cosa. Alla Rai intanto Curzi annuncia che il «Processo del lunedì» è una testata della Rai, ma la trasmissione cambierà titolo. «Mi sembra inutile - dice il direttore del Tg3 - una concorrenza con la trasmissione che Biscardi farà su Telepiù. Intendiamo modificare la formula della nostra trasmissione e rafforzarla molto, cambiando parecchie cose. In questi giorni decideremo chi sarà il nuovo capo della redazione sportiva del Tg3, stiamo valutando varie ipotesi, ci rendiamo conto che bisogna far presto perché il campionato è alle porte». Tornando a Telepiù, la domanda, come direbbe Lubrano, sorge spontanea. Tanti nemici, eppure sempre in prima fila: Mosca qual è il suo segreto? «Forse hanno capito che più delle critiche conta la gente. Non voglio ridurre tutto all'audience, ma piacere alla gente è importante. E poi, scusate, l'Appello del Martedì senza di me ha perso nell'anno 11 milioni di spettatori, Guida al Campionato se ne è trovati 5 milioni in meno. Il Processo del Lunedì invece con me ha avuto 3 milioni in più. Merito di Biscardi, certo. Ma qualche piccola cosa l'avrò fatta anch'io». Quelle arrabbiature, quelle litigate furiose, sono studiate oppure no? «Tutte vere. Io sono così nella vita. Ipersensibile ed emotivo, o sorrido o mi arrabbio. Dovrei spesso contare fino a dieci e non lo faccio mai. Io sento molto quello che faccio, lo vivo. Quindi o rabbia o dolcezza. Mi dà fastidio quando mi accusano di essere un clown. Come se avere i tempi comici, la battuta pronta, un qualcosa che forse ho preso da mio padre, sia una grave colpa. Non capisco perché uno che diverte debba essere trattato in modo dispregiativo. Perché non dare spettacolo, soprattutto nello sport che è gioco e divertimento?». Come si lavora con Biscardi? «Io benissimo, anche se qualche volta soffro. Comprendo le esigenze della tv, qualche volta parli poco, ti senti tagliato fuori. Io sono un veterano del Processo, e vi sono rimasto negli anni. Aldo potrà essere il giornalista più discusso, ma poi, alla fine, tutti lo vedono. Per Telepiù, per una televisione che sta nascendo, che vuole conquistare un milione di abbonati, Biscardi è l'uomo ideale. Il can-can per il suo trasferimento non ha paragoni. Non è mai stato fatto per nessun altro, giornalista o attore. Per Biscardi si parla di un miliardo l'anno, e lei? «Succedono strane cose - sospira Maurizio Mosca -. In televisione guadagnano molto tutti. Io no». Piero Ser anioni

Luoghi citati: Mosca, Roma