Una rivelazione Papa Luciani non condannò la pillola

Una rivelazione Una rivelazione Papa ladani non condannò la pillola Papa Luciani CITTA' DEL VATICANO. Pillola sì o pillola no? A venticinque armi dalla «Humanae vitae» e alla vigilia della nuova enciclica morale del Papa, il «gotha» della teologia ufficiale è diviso e non ha digerito la «scomunica» di Paolo VI ripetutamente ribadita da Giovanni Paolo II. E' il mensile «30 giorni», legato agli ambienti tradizionalisti della Curia, a ripercorrere nel suo ultimo numero il dibattito di questi mesi, iniziato con la vicenda delle suore bosniache e proseguito con «Civiltà cattolica» e il permesso alle donne di prendere la pillola qualora vivano in situazioni a rischio di stupro. «30 giorni» rivela un particolare inedito del lungo e travagliato iter che portò Paolo VI alla pubblicazione della sua enciclica. Il Papa si avvalse del supporto dell'allora monsignor Luciani, poi destinato a succedergli per appena 33 giorni, il quale presentò un voluminoso dossier a favore. «Vi assicuro - disse Albino Luciani ai parroci veneti nel 1965 che i vescovi sarebbero contentissimi di trovare una dottrina che dichiarasse lecito l'uso dei contraccettivi, a determinate condizioni. Se c'è anche una sola possibilità su mille, dobbiamo trovarla e vedere se per caso, con l'aiuto dello Spirito Santo, scopriamo qualcosa che finora ci è sfuggito». In un altro articolo «30 giorni» ricorda che alla fine degli Anni Sessanta, prima cioè dell'enciclica di Paolo VI, si era sviluppata una discussione sull'uso della pillola contraccettiva, con molti teologi e vescovi schierati su quel fronte possibilista poi sconfessato da Paolo VI che scelse la tesi più restrittiva. Ma oggi si ripropone lo stesso dilemma. Nell'articolo si dà la voce a molti teologi, per lo più attestati su una linea moderatamente favorevole. Come don Luigi Lorenzetti, secondo il quale «nel caso di stupro in primo piano non è la sessualità ma la dignità della persona e i suoi diritti». Più chiaro padre José-Roman Flecha, docente a Salamanca: «L'uso di anticoncezionali in caso di stupro previsto mi sembra legittimo. La "Humanae vitae" permette l'uso terapeutico della pillola, come medicinale, e qui siamo davanti ad un caso di terapia preventiva». La difesa della posizione ufficiale viene affidata alla voce di un anonimo docente e consultore vaticano il quale osserva che quando un divieto è universale, allora non esistono deroghe. Più scientifico padre Ignacio Carrasco de Paula: non bisogna dimenticare che «le pillole di oggi hanno cambiato composizione chimica e molte di esse non sono solo contraccettive ma abortive» e quindi illecite. Sandro Berrettoni Papa Luciani

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Salamanca