Esercito di candidati per 62 posti

Esercito di candidati per 62 posti Bandito da quattro ministeri, si è dovuto scaglionare le prove su un'intera settimana Esercito di candidati per 62 posti Sardegna, diciottomila domande a un concorso statale CAGLIARI. Si sono presentati in 900, sui poco più di 3 mila e cento convocati, nella prima giornata del concorso per l'assunzione di 62 assistenti amministrativi per i ministeri dei Beni Culturali, del Lavoro, del Tesoro e dei Lavori Pubblici, al quale hanno presentato domanda ben 18.500 candidati. Al termine delle due prove scritte (100 domande di diritto pubblico e privato), svoltesi nei padiglioni della Fiera di Cagliari dove le selezioni proseguiranno fino a venerdì, molti tra i giovani candidati non hanno nascosto una certa delusione. «E', evidente, che ognuno di noi - ha detto un giovane diplomato - coltiva nel profondo una piccola speranza di riuscire, finalmente, a raggiungere questo traguardo che sta diventando sempre più arduo, soprattutto in zone in crisi come la Sardegna. La speranza, quindi, c'è, ma si affievolisce molto quando poi, come stamane, ci si trova in migliaia per pochi posti di lavoro». Il concorso avviato è frutto di un protocollo d'intesa fra la Regione e il governo siglato nel dicembre del 1990 e rappresenta il primo passo di un nuovo metodo per il reclutamento del personale della pubblica amministrazione (settore nel quale la Sardegna ha un «vuoto» di oltre 7000 posti in organico), col sistema dei concorsi unici indetti dal rappresentante del governo e non più dalle singole amministrazioni. La voglia «mai sopita» degli italiani di avere un posto fisso, un impiego sicuro. Così Giusep¬ pe De Rita, presidente del Cnel, ha spiegato in un'intervista al Tgl, la maxiaffluenza di candidati al concorso di Cagliari. «Il concorso - dice De Rita - ripropone la voglia di andare all'impiego statale come l'impiego che garantisce per tutta la vita». «Credo però - ha proseguito il presidente del Cnel - che se non usciamo da questa voglia di avere sempre e comunque sicurezza per tutta la vita non ci sarà mai, specialmente nel Mezzogiorno, la voglia di intraprendere iniziative, mancherà l'etica della responsabilità e, perché no, l'etica del rischio, necessarie per uno sviluppo moderno». Il caso di Cagliari è solo l'ultimo esempio di questa aspirazione al lavoro sicuro. Nel settembre del 1991 60 posti da usciere messi in bando dalla Banca d'Italia furono «assaltati» da oltre 100 mila candidati. Il maggio dello stesso anno vide oltre 10 mila laureati aspirare ai 651 posti di manager messi in palio nella Sanità. Anche le Forze armate figurano nell'elenco dei posti appetibili: sempre nel 1991, mese di aprile, si contarono ben duecentomila candidati (il 40 per cento donne) per 960 posti in polizia. Ancora: nell'aprile del 1989, a Palermo, erano 13 mila i candidati per 146 posti di vigile urbano. Giusto un anno prima in 150 mila occuparono 204 scuole di 29 città per garantirsi un impiego all'Inps. Lo stesso Inps, nel luglio dell'87, era diventato il sogno di 160 mila concorrenti, che si disputavano 274 posti. [r. cri.] Candidati sostengono la prova per assicurarsi uno degli scarsi posti messi a concorso dallo Stato

Persone citate: De Rita

Luoghi citati: Cagliari, Palermo, Sardegna