«Stop agli attacchi turchi contro di noi» I curdi: turisti liberi se Ankara si ferma

«Stop agli attacchi turchi contro di noi» «Stop agli attacchi turchi contro di noi» I curdi: turisti liberi se Ankara si ferma TURCHIA ANKARA. Un portavoce del Fronte di liberazione nazionale del Kurdistan, Ali Sampan, ha dichiarato ieri a Parigi che i quattro turisti francesi rapiti l'altro giorno (un'australiana e un inglese hanno subito la stessa sorte due settimane fa) da un gruppo separatista curdo saranno liberati «quando cesseranno gli attacchi dell'esercito turco» contro il suo popolo. Sampan, che ha precisato che i turisti «non sono stati presi in ostaggio e si trovano in buone condizioni di salute», ha chiesto l'invio di una delegazione francese nella Turchia orientale, la zona in cui continuano a scontrarsi i ribelli curdi e i soldati turchi. «Gli europei non vogliono vedere cosa accade nel Kurdistan - ha detto Sampas -, ma ora, con la questione dei turisti, c'è molto più interesse». Sono stati resi noti i nomi dei quattro francesi sequestrati: Pierre Fix, 42 anni, Michel Coudray, 40 anni, Robert Audoin e Ferrand Harron, entrambi di 66 anni. «Saranno liberati quanto prima possibile», ha assicurato il portavoce del Fronte, di cui fa parte il movimento guerrigliero Partito dei lavoratori curdi (Pkk). A Duesseldorf l'agenzia «Kurd-ha», vicina al Pkk, ha detto che i turisti sono stati presi in ostaggio «perché erano penetrati in zona curda senza il nostro permesso». Il ministro del Turismo turco Aldulkadir Ates ha definito ieri il sequestro dei quattro francesi «un'azione per fare scalpore», affermando che il rilascio potrebbe avvenire «entro qualche giorno», una volta attirata sufficiente attenzione. Ates ha quindi precisato che. il suo ministero ha chiesto alle agenzie che organizzano viaggi nell'Est e nel Sud-Est dell'Anatolia di «comunicarci in anticipo il programma e l'itinerario» per prendere misure di sicurezza supplementari. «Se fossimo stati informati prima (del viaggio dei francesi) avremmo potuto prendere altre misure» ha aggiunto il ministro. Quanto ai flussi turistici Ates ha detto che sono in ripresa dopo il calo di fine giugno quando vi fu l'attentato contro un albergo di Antalya in cui furono feriti 12 tedeschi (non si sa ancora che effetto avrà l'esplosione dell'altro giorno a Istanbul in cui sono stati feriti due italiani). Sono stati persi 150 milioni di dollari di entrate e annullate migliaia di prenotazioni: circa 60 mila tedesche, 3 mila olandesi, 10 mila austriache. Nei primi cinque mesi dell'anno le entrate del turismo erano arrivate già a un miliardo e 135 milioni di dollari (contro il miliardo dello scorso anno) e 2 milioni 887 mila 91 turisti avevano visitato la Turchia. Per il 1993 il ministero aveva previsto otto milioni di stranieri e 4 miliardi e mezzo di dollari. Sul fronte dei combattimenti, quattordici persone sono rimaste uccise ieri in un'altra serie di violenze connesse con la guerriglia degli autonomisti curdi. Lo hanno reso noto oggi fonti ufficiali ad Ankara, precisando che la principale sparatoria è avvenuta ieri nella provincia di Hakkari: vi sono state nove vittime, quattro guardie locali e cinque guerriglieri del Pkk. Altri quattro morti, fra cui due bambini, si segnalano in un bombardamento con razzi effettuato dagli uomini del Pkk contro un villaggio della provincia di Bingol. [Ansa-Agi]

Persone citate: Ali Sampan, Ates, Harron, Michel Coudray, Pierre Fix, Robert Audoin, Sampan, Sampas