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Giugni: carcerazione infame

Giugni: carcerazione infame Giugni: carcerazione infame E la vedova difende il gesto di Cagliari GUASTALLA «La televisione ha considerato la morte di mio marito alla stregua di quella di Gardini e di quello che è morto a Roma (Castellari, ndr) ma sono cose molto diverse. Quella di mio marito è stata un atto di denuncia». Sono le parole di Bruna Di Lucca, vedova di Gabriele Cagliari, giunta ieri nella cittadina della provincia reggiana per la tumulazione delle ceneri dell'ex presidente dell'Eni. «La morte di mio marito - ha proseguito la vedova - è stata un atto di denuncia e di protesta contro i sistemi dei giudici, per il modo come usano la carcerazione preventiva e per come si sta nelle carceri. Quindi non un atto di debolezza». E' stata la stessa signora Cagliari che ha portato la piccola urna di legno con le ceneri di Gabriele Cagliari da Milano al cimitero di Guastalla, la città in provincia di Reggio Emilia dove l'ingegnere era nato 67 anni fa. La signora Bruna Di Lucca è arrivata insieme ai due figli, Stefano e Silvano. Ad atten- derli c'erano circa un centinaio di persone, in gran parte amici, fra cui vari compagni di scuola dell'ingegnere. All'ingresso del cimitero, don Paolo Pirondini, parroco del duomo, ha benedetto l'urna, poi la vedova, sorretta da uno dei figli, è entrata nel cimitero, accompagnata dalle sorelle di Cagliari, Gabriella e Giuliana. A metà del tragitto la vedova ha passato ad uno dei figli l'urna che l'ha messa nel loculo. Cagliari aveva deciso da tempo di farsi seppellire nel paese natale e non a Milano. «Molto tempo fa ha detto la vedova - mi aveva chiesto: "Prendi un posto per me e per te". Così ho fatto e quindi anch'io verrò a riposare accanto a lui». Sulla vicenda Cagliari ieri si è espresso anche il ministro del Lavoro Gino Giugni che ha definito «infame» la carcerazione preventiva a cui è stato costretto l'ex presidente dell'Eni. «Conoscevo - ha detto Giugni - Gabriele Cagliari personalmente. Sono convinto che era una brava persona. Era una rotella del sistema. Ciò non toglie che se questi errori li ha fatti doveva pagare, ma non come ha pagato. Ha pagato un prezzo anticipato che è l'infame custodia preventiva protrattasi oltre ogni misura. La coscienza garantista si deve muovere e si sta muovendo». «La magistratura - ha aggiunto il ministro del Lavoro - non è tutta uguale. Anche tra i magistrati, come tra i politici, ci sono i più e i meno preparati», [r. int.] La vedova di Cagliari

Persone citate: Bruna Di Lucca, Castellari, Di Lucca, Gabriele Cagliari, Gardini, Gino Giugni, Giugni