«Madri da salotto, tenete i bimbi a casa»

«Madri da salotto, tenete i bimbi a casa» Donne in rivolta contro l'una tantum sulle scuole materne e le dichiarazioni di Daverio «Madri da salotto, tenete i bimbi a casa» L'assessore all'Educazione di Milano: una tassa sugli asili FINITI I SOLDI PER I SERVIZI SOCIALI PMILANO H1LIPPE, Philippe, anche tu. Allora il Carroccio è proprio contagioso... Già, manco un mese come assessore all'Educazione e alla Cultura e Philippe Daverio, gallerista, figlio della Milano dei Navigli, padre di un figlio di sette anni («che ha frequentato ottimi asili comunali» precisa) è nel mirino delle critiche femministe per aver invitato le donne «a recuperare il senso della maternità». Ovvero a non chieder nuovi asili nido ma darsi da fare in casa... Lui, un po' snob, molto esterofilo, è accusato d'essersi abbandonato a propositi maschilisti «vecchi come il cucco», come scrive Natalia Aspesi. Ma che ha fatto di così grave, Daverio? Due i capi d'accusa. Uno (il minore) aver istituito un contributo di 50 mila lire una tantum nelle scuole materne. «Un balzello - ha subito commentato lo sconfitto Nando Dalla Chiesa - che contraddice le promesse, dopo tanti slogan contro la spremitura del contribuen- te». «Bell'obiezione - replica Daverio - da sepolcro imbiancato». Ma, soprattutto, Daverio è reo di aver parlato di senso della maternità. «Si tratta - ha detto Daverio - di rivalutare l'importanza della funzione materna nei primi anni di vita del bambino». Insomma: mamme, cercate di stare a casa e pensate ai vostri figli. Tanto, i soldi per i nuovi asili-nido, per le 2300 richieste inevase, il Comune di Milano non li ha. Tutto in regola, insorge una parte della città. A Mantova i leghisti, poco tempo fa, hanno invitato le donne a restar a casa e non rubare il lavoro agli uomini. A Milano si fa avanti l'assessore Daverio e suggerisce alle donne di tornare al ruolo di angeli del focolare. Vero Daverio? «Mi scusi il termine, ma sono proprio coglionate, frutto di fantasie salottiere». Ma Leila Costa, ad esempio, l'accusa di aggressività verso le donne... «Bel metodo per parlare di asili nido. Si sente solo l'opinione di Leila Costa, Ida Fare o Laura Lepetit. Bel giornalismo, buono a fare un'insigne miscela di cinismo e di stupidità». Assessore, poprio non li vuol aprire questi nidi... «Queste mamme da salotto non sanno che non si apre un nido dall'oggi al domani. E che non si tratta semplicemente di trovare spazi o assumere gente. E ignorano che ci sono problemi di risorse che vanno affrontati con realismo. Già, noi vogliamo affrontare la questione con realismo, loro fingono di non capire che non ci sono risorse per fare i grandi investimenti». Non c'è prevenzione ideologica insomma... «Si farà quel che si può, non quel che si promette. E credo, comunque, che sia legittimo rivedere certi miti sul femminismo» Cioè? «Bisogna rivedere le proprie opinioni su un certo tipo di femminismo. Non quello degli Anni Settanta, di protesta, ma quello degli Anni Ottanta, formato pubblicità. Sì, penso che a quelle signore non possa far che bene tenere un poco il pargolo con sé. E lasciare il posto a chi ne ha bisogno per davvero». Natalia Aspesi l'accusa di voler fregare le donne... «Lo so, nei giornali si afferma sempre di più l'opiniologia al posto delle notizie. Ma se le opinioni sono distanti da quel che la gente pensa, si rischia di andar fuori pista. Se la gente amasse certe fantasie da salotto, avrebbe votato in maniera diversa». Ma la Lega è con lei? E For- mentini? «La Lega rispetta la mia autonomia operativa. E con Formentini non ho nemmeno parlato di queste sciocchezze. Sono polemiche degne di tante piccole e stupide Marie Antoniette passate dall'edonismo inutile all'inutilità dell'edonismo». [u. b.] Un gruppo di bambini in una scuola materna L'assessore vuol far pagare loro una tassa

Luoghi citati: Comune Di Milano, Daverio, Mantova, Milano