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Elezioni a novembre? De, psi e pli: no, grazie Mentre La Malfa si schiera per il voto anticipato Elezioni a novembre? De, psi e pli: no, grazie ROMA. Due no democristiani alle elezioni a novembre proposte da Achille Occhetto. Il ministro per le Riforme istituzionali Leopoldo Elia sostiene che «sarebbe un atto di slealtà nei confronti della Costituzione, così come attuata nelle deliberazioni referendarie, andare a votare senza avere approvato le nuove leggi elettorali» che peraltro è possibile mandare in porto «nei tempi previsti». Secondo Rocco Buttiglione «il disegno di andare alle elezioni con il vecchio sistema è funzionale alla riproposizione del comitato d'affari informale che ha governato l'Italia troppo a lungo». Contrari alle elezioni anticipate anche il segretario del pli Raffaele Costa, per cui rappresenterebbero un «cedimento alle emozioni» di questi giorni drammatici mentre bisognerebbe far vincere «il principio di legalità», e anche il socialista Ugo Intini che parla addirittura di «golpismo» nei confronti di chi «vuole andare alle elezioni in un clima da caccia alle streghe». Marco Pannella conferma invece di «dover andare al voto d'autunno insieme alla tornata amministrativa» ma con la «vecchia legge» essendo a suo avviso la legge Mattarella «una controrifonna partitocratica elettorale». Mentre sarebbe «irresponsabile e antidemocratico» andare a immediate elezioni se fosse approvata una legge che esige tempo affinché «le forze politiche si attrezzino in sua funzione». Gianfranco Fini, segretario del msi, sostiene che il Presidente della Repubblica «non può più restare nel suo fortino» visto che è ormai favorevole alle elezioni «un larghissimo schieramento di forze politiche». E ieri si è aggiunto Giorgio La Malfa secondo cui «bisogna eleggere presto un nuovo Parlamento» e rimandare «alla prossima legislatura una più seria riforma elettorale e costituzionale», [r. r.l