Gianluca prenota venti gol e si mette a disposizione di Baggio perché conquisti il Pallone d'oro '93 Vialli chiede aiuto alla Juve

Gianluca prenota venti gol e si mette a disposizione di Baggio perché conquisti il Pallone d'oro '93 Gianluca prenota venti gol e si mette a disposizione di Baggio perché conquisti il Pallone d'oro '93 Vigili chiede aiuto alla Juve «Datemi una mano a riconquistare Sacchi» MACOLIN DAL NOSTRO INVIATO Vialli, che succede? Agnelli e Boniperti le telefonano per avere le notizie dal ritiro, tutti dicono che quest'anno sarà il vero acquisto della Juve e invece la vediamo già fermo alla partenza, con i muscoli imballati. Se questo è l'inizio... «Sciocchezze. Sono solo un po' affaticato». Per la mania di fermarsi in palestra più degli altri? «Ho chiesto di completare le sedute collettive con un lavoro più specifico. Tutto qui. Non torniamo alle scemenze sui miei muscoli gonfiati». Ma se n'è parlato molto. «Perchè qualcuno ha diffuso un'idea sbagliata. Un formidabile disinformatore». Si dice che il suo potenziarsi le abbia tolto rapidità. «Si dice anche che oltre i 30 anni si perde velocità. Però Christie ne aveva 32 anni quando ha vinto i 100 metri a Barcellona. Il problema è un altro: se faccio 30 scatti a partita li sparo al meglio, se devo farne 60, non possono avere la stessa intensità». Insomma se ci fosse nella Juve chi lavora per lei, e non viceversa, rivedremmo il Vialli goleador? «E' logico che sarebbe un vantaggio. Però la forza di un giocatore è nell'assorbire pregi e difetti dei compagni: e io gioco vicino a Baggio, un uomo gol». Dica la verità: con Mancini era un'altra musica. Vero? «Quando arrivai a Torino dicevate che Baggio sarebbe stato un altro Mancini per me, oggi forse rischio di diventarlo io per lui. Ma non è spiacevole. Se Robi vincesse il Pallone d'oro grazie ai gol sarei felice perchè avrei la presunzione di averlo aiutato». Perché rifiuta di stare a centrocampo? «Perchè non sono adatto. Mi considero abbastanza eclettico, però se posso giocare davanti». Anche se i gol li fanno altri? «Anche». Ha detto che nella Juve avrebbe potuto segnare 10 gol. Perchè non li ha fatti? «Perchè avrei sfiorato il cento per cento delle realizzazioni, visto che al massimo ho avuto una dozzina di occasioni. E non è così facile essere infallibili». E' un'accusa al gioco? «E' la constatazione che in certe squadre segnano soprattutto i centrocampisti». Van Basten ha detto che sarà Baggio il capocannoniere della A. Lei non scommetterebbe su se stesso? «No. A meno che non mi diano ima quota molto, molto alta». Sfiducia? «Posso arrivare forse a venti gol, ma comprese le Coppe». E i rigori? «Fare il rigorista dà vantaggi, ma anche lo svantaggio di passare il sabato notte pensando a cosa succederà se ti danno un calcio di rigore all'ultimo minuto». Come le successe col Milan. «Lo calciai un po' di fretta. Probabilmente pensai che comunque tirassi avrei segnato, perchè era giusto pareggiare. Invece il calcio non è così giusto». Trap proverà la Juve a 4 punte, che le imporrà di correre molto per coprire i compagni. Sente perìcolo? «Una squadra deve trovare il proprio equilibrio: il Milan con Van Basten, Papin, Lentini e Gullit aveva 4 punte, ma era equilibrato. E così il Brasile dell'82. Non contano le formule, ma la diligenza nell'applicarle. Se l'avremo andrà tutto bene». A proposito di Milan... «E' la squadra da battere, perchè è vero che dai tempi del Grande Torino nessuno ha vinto per tre anni lo scudetto, ma nessuno era rimasto imbattuto per 58 partite, prima che lo facesse il Milan. Ha la mentalità vincente». E l'Inter? «E' la più attesa. Ha più facce nuove di quante ne abbiamo noi. E ha dimostrato per qualche me¬ se di essere l'unica alternativa al Milan. Ma anche noi, Parma, Lazio e Samp siamo più forti». Che cos'ha in più la Juve? «Un grande terzino sinistro: i cross di Fortunato sono come quando Boskov dice che la palla ha gli occhi. Arrivano perfetti». Insomma l'austerity non vi ha fermati. «Non vedo questo sfascio così brutale. Ci sono meno soldi, ma soprattutto si spreca meno. In passato certi presidenti hanno strapagato stranieri che l'anno dopo facevano fuori: gonfiavano cifre d'acquisto e ingaggi, magari dividendo coi procuratori che non si sa mai bene da che parte stanno. Le regole che vuole Matarrese non mi paiono giuste: uno come Mantovani che da anni conduce la Samp senza debiti deve poter agire come vuole». Vialli, i Mondiali condizioneranno la sua annata? «Ho ricevuto dalla Nazionale messaggi incoraggianti, la Juve può aiutarmi a rientrare. L'unica cosa che mi disturba è che qualcuno abbia disinformato ad arte Sacchi. Mi ha visto due o tre volte, il resto gliel'hanno raccontato. E non dico i giornalisti». Ancora disinformazione. Si sente perseguitato? «No, ma certe cose non le immagino. Le so». Marco Ansaldo «Fortunato? Perfetti i suoi traversoni Attacco a 4 punte? Non conta la formula ma la diligenza» Vialli rifiuta l'idea di giocare a centrocampo: «Mi ritengo eclettico ma solo se posso stare davanti» A sinistra il presidente federale Matarrese, criticato da Vialli. Sopra Papin goleador nel match esibizione di San Siro

Luoghi citati: Barcellona, Brasile, Lazio, Parma, Torino