Una Domenica in....sacrestia

Don Mazzi ha firmato per Raiuno Don Mazzi ha firmato per Raiuno Una Domenica ». sacrestia ROMA. Dopo il bravo-giornalista-conduttore - direbbe Nino Frassica - ecco il bravo-pretepresentatore. Sul palcoscenico di «Domenica in» edizione '93'94, qualche giorno dopo la notizia della presenza di Luca Giurato, approda la tonaca nera di un sacerdote. Proprio di veste talare non si tratta: don Antonio Mazzi, fondatore della comunità terapeutica «Exodus» (25 sedi sparse in tutta Italia con un migliaio di giovani ospiti) è sempre in borghese e del cliché del prete ha ben poco. Sarà lui ad affiancare il giornalista Giurato nel contenitore domenicale di Raiuno. Un giornalista e un prete. Strana coppia. Ma se sull'altra rete imperversa con buoni risultati don Piero Gelmini, il conduttore di «Rock caie», hé i perché no, si saranno detti alla Rai. Il sacerdote milanese ha siglato l'accordo con il direttore della prima rete, Carlo Fuscagni venerdì pomeriggio, poco prima di recarsi all'assemblea costituente della de chiamato dai vertici del partito. L'invito che gli aveva rivolto Giurato era di una settimana fa. Cosa farà il sacerdote sullo schermo della domenica? Una volta don Mazzi, in un tour di appuntamenti a scopo di solidarietà nei teatri, a chi gli chiedeva che ci faceva in palcoscenico, rispose: «Che parte recito? Il prete naturalmente». Anche qui non abbandonerà (idealmente) la tonaca. A «Domenica in» ha accettato di partecipare dopo qualche titubanza in qualità di opinionista: «Ero preoccupato - ha detto che il programma continuasse come l'anno scorso su una linea frivola: in quel caso per me non ci sarebbe stato spazio. Invece ho visto con piacere che Giurato vuole realizzare un contenitore domenicale intelligente. Non serioso, però». «Avrò un angolo tutto mio», prosegue il sacerdote, «che potrò gestire in piena libertà, per approfondire i temi sociali più scottanti e i tanti problemi ntonio Mazzi che affliggono la gioventù e le famiglie. Sarà una bella occasione per lanciare messaggi positivi dal teleschermo, il mezzo di comunicazione più potente che ci sia e che io voglio usare a fin di bene». Ci saranno momenti suoi all'interno della trasmissione, con incontri e interviste a protagonisti più o meno conosciuti dell'attualità. Dopo il prete rock, il sacerdote della domenica. Saprà Mazzi sostenere il confronto con i colleghi che l'hanno preceduto? In quanto a originalità, non è certo secondo a nessuno. Sacerdote senza perpetua ma con due segretarie che al telefono ti fanno attendere alla musica del «Bolero» di Ravel, è abituato a trattare tutti i giorni con i giovani della comunità di emarginati che gestisce. E, per rimanere nel campo dello spettacolo, ha da tempo a che fare con molte star della musica leggera. Si sono rivolti a lui Renato Zero, Antonello Venditti, i Matia Bazar. Mazzi ha avuto parte nella conversione di Zero, e sostiene: «Credo che i musicisti italiani siano assai più maturi e intelligenti di quelli inglesi e americani». La tivù, insomma, non deve spaventarlo. Dell'apertura dei palinsesti ai preti e di don Gelmini a «Rock cafè» diceva un anno fa: «So che una Messa in televisione può essere più equivocabile di un programma di musica condotto da un sacerdote. Non so davvero quanto ne sappia Gelmini di musica rock: ma per chi lavora come noi nel campo della prevenzione queste sono occasioni da non sprecare». .... Dopo il sì del sacerdote, adesso i vertici di Raiuno contano di completare il cast del programma con una nota attrice che abbia svolto una carriera all'insegna dell'impegno. Il nome è ancora sconosciuto, ma la strana coppia diventerà un tris, alla Sergio Leone. Il giornalista, il prete, l'attrice. Vedremo. Cristina Caccia Nella foto don Antonio Mazzi

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