Pagni, il dandy cerca l'amore di A. R.

Pugni, il dandy cerca l'amore La stagione d'operetta a Palermo propone i grandi del teatro e della rivista Pugni, il dandy cerca l'amore Dopo «Csordas», «Il Paese dei campanelli» con Barra PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Fedele alla sua tradizione, il Teatro Massimo sta proponendo a Palermo alcuni spettacoli estivi con allestimenti fastosi, dando largo spazio all'operetta. Il successo non sta mancando nel settecentesco Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo, una delle meraviglie siciliane con vegetazione, fiori, ninfee straordinariamente attraenti. Dopo «Il lago dei cigni» del Royal Ballet con la coreografia di Marius Petipa-Lev Ivanov, sul podio Mark Ermier, scene e costumi di Yolanda Sonnabend (quattro recite), il salto a Budapest con «La principessa della Csarda» dove all'Orpheum amori, odii, gelosie si mescolano secondo il più rigoroso schema operettistico sullo sfondo della musica di Emmerich Kàl- man. E qui il «Massimo» ha fatto le cose in grande con un cast nel quale svettano il soprano Elena Zilio e fra gli attori due nomi di spicco: Lauretta Masiero ed Eros Pagni, l'una svagata e carrierista, l'altro un dandy ricco e perdigiorno che alla fine trova l'amore. Una produzione molto ricca che non ha previsto alcuna limitazione anche nelle scene e nei costumi di Carlo Savi, senz'altro compartecipe per quanto riguarda i meritati applausi ottenuti anche dall'orchestra del Teatro Massimo diretta da Geza Oberfrank, con la regia di Filippo Crivelli. Ultima replica oggi. Dal 5 al 13 agosto un altro atteso appuntamento con l'operetta proposta in grande stile, «Il paese dei campanelli», un altro classico, con Fiorella Pediconi, ancora la Zilio e Maurizio Comencini; fra gli attori il napoletano Peppe Barra, Gianna Piaz, Piero Baldini ed Edoardo Borioli, direzione di Karl Martin e ancora regia di Filippo Crivelli e scene e costumi di Carlo Savi. Molta attenzione è stata riposta nelle coreografie di Fausta Mazzucchelli sia per «La principessa della Csardas» che per «Il paese dei campanelli». L'estate del Teatro Massimo comprende anche «Lo schiavo di sua madre» di Francesco Provenzale (1671), un insieme di musica barocca che si intreccia al madrigalismo e fa tesoro della scuola di Monteverdi, e «Le astuzie femminili» di Cimarosa che da oggi a martedì a Palermo nell'atrio delle Case Filangieri e dall'8 al 12 agosto nella Villa Belvedere a Carini chiuderà il decimo Festival dell'Opera Gioiosa del Teatro Massimo. [a. r.]

Luoghi citati: Budapest, Palermo