Assalto alle banche per il rublo di Cesare Martinetti

I commercianti non accettano più la moneta E' rivolta popolare Fuori corso le vecchie banconote, che saranno incamerate dallo Stato e (forse) restituite tra sei mesi Assalto alle banche per il rublo Voci di golpe, Eltsin interrompe le vacanze MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Vladimir Ilic Lenin resta - per ora - nel mausoleo della Piazza Rossa, ma scompare da domani dalle tasche dei russi. Non è una tempesta politica, ma un ciclone monetario destinato a sconvolgere la vita dei russi quello annunciato a sorpresa ieri mattina dalla banca centrale: dal 26 luglio saranno valide solo le banconote emesse nel 1993 e tutte le altre (col profilo del vecchio Lenin) non potranno più essere accettate in pagamento. Secondo il comunicato della banca centrale la decisione è stata presa per eliminare le vecchie banconote, ridurre la moneta circolante e stabilizzare il rublo. Ma è prevedibile che una decisione così drastica è destinata a destabilizzare il mercato non per pochi giorni. In Russia si apre così una nuova stagione di rischiosa incertezza: non per niente il presidente Boris Eltsin, rispondendo a un appello dei democratici che gli chiedevano di tornare a Mosca, ha deciso di finire in anticipo le sue vacanze. Stamane Eltsin sarà nella capitale dove si sta svolgendo il congresso del Fronte di Salvezza nazionale (riunisce le opposizioni e tiene insieme nazionalisti e neocomunisti) il cui presidente Ilya Konstantinov ha ieri rivolto ai russi un appello per una nuova «rivoluzione di liberazione nazionale». All'assemblea (cui non sono ammessi i giornalisti stranieri) Aleksander Prokhanov, caporedattore del giornale conservatore Dien (il giorno) e leader del Fronte ha proposto tra gli applausi la creazione di «comitati di autodifesa per formare la gente a combattere con le mani nude e a maneggiare le armi». In questo clima politico precipita il ciclone del rublo che già ieri ha provocato nervosismi nei negozi e davanti alle filiali della cassa di risparmio che con una decisione incomprensibile ha chiuso ieri a mezzogiorno gli sportelli abitualmente aperti fino a sera. In qualche caso è stata chiamata la milizia per allontanare la gente che premeva. A Omsk, in Siberia, secondo la Tass ci sono stati attacchi alle banche e ai negozi che rifiutavano di accettare i vecchi rubli. A Mosca, invece, solo i moltissimi chioschi (che sono privati e vendono ogni genere di merci) si sono già adattati alla novità. Nei magazin di Stato, invece, come abbiamo visto di persona, tutto normale. Il caos scoppierà domani: le vecchie banconote sono in vigore fino alla mezzanotte di oggi. Il meccanismo di cambio del denaro è piuttosto complicato e costringerà chi avesse somme ingenti nella vecchia moneta a una specie di prestito forzoso allo Stato per sei mesi. Dunque domani mattina i russi (e gli stranieri residenti in Russia) dovranno mettersi in coda davanti agli sportelli della Banca di Risparmio statale. Le operazioni si svolgeranno per soli quindici giorni, fino al 7 agosto. Ognuno potrà cambiare solo 35 mila vecchi rubli (poco più di 40 mila lire); il resto dovrà essere obbligatoriamente depositato e non sarà esigibile per sei mesi. In questo periodo lo Stato corrisponderà un interesse del 120 per cento annuale, ma bisogna tener conto che nel 1992 l'inflazione è stata del 2500 per cento e nei primi sei mesi del '93 del 400-500 per cento. Per le aziende e le imprese è prevista la costituzione di conti speciali. I turisti potranno cambiare solo 15 mila rubli a testa. Il cambio sarà segnato sul passaporto in modo che avvenga una sola volta. Secondo il vicepresidente della Banca Arnold Voilukov l'operazione non dovrebbe creare grossi problemi perché l'88 per cento della moneta circolante in Russia sarebbe già del nuovo tipo. Negli ultimi mesi salari e pensioni sono stati pagati con i nuovi rubli; le vecchie banconte sono per lo più di piccolo taglio (1, 3, 5, 10, 25, 50, 100, 200, 500, 1000); ma saranno ritirate anche i 5 e 10 mila rubli emessi nel '92. Panico e confusione ricadranno soprattutto sui più poveri che contano i rubli per la spesa di ogni giorno. La manovra della Banca centrale è diretta anche contro le ex repubbliche sovietiche dove circolano masse ingenti di rubli che in modo incontrollato spesso si riversano sul mercato russo con effetti inflazionistici. Ma da quelle parti hanno già detto che per loro i vecchi rubli rimarranno in vigore. Cesare Martinetti I commercianti non accettano più la moneta E' rivolta popolare I conservatori lanciano la «guerra di liberazione» In alto le nuove banconote sotto quelle ormai fuori corso con il profilo di Lenin Nella foto piccola Boris Eltsin

Persone citate: Aleksander Prokhanov, Boris Eltsin, Eltsin, Ilya Konstantinov, Lenin, Vladimir Ilic

Luoghi citati: Mosca, Omsk, Russia, Siberia