«Fondi neri per Biscardi, subito un'inchiesta»
«Fondi neri per Biscanti, subito un'inchiesta» Il sindacato dei giornalisti Rai al neodirettore Locatelli: danni all'azienda, vogliamo una risposta «Fondi neri per Biscanti, subito un'inchiesta» Ma il giornalista replica all'Usigrai: parleranno i miei avvocati ROMA. Ventiquattr'ore. Gianni Locatelli è stato nominato appena l'altro ieri direttore generale della Rai, e già ieri è arrivata la prima grana. Una grana che investe il «Processo del lunedì» e Aldo Biscardi. A dar fuoco alle polveri è stato Giorgio Balzoni, segretario dell'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai. Che a Locatelli e al consiglio d'amministrazione ha fatto una richiesta precisa: una indagine accurata per stabilire eventuali irregolarità compiute da Biscardi. Balzoni ha usato parole forti. Si tratta di stabilire, ha detto in sostanza, se la pretesa intenzione di Aldo Biscardi di trasferire su Tele+ 2 il «Processo del lunedì», che è stato un marchio della Rai per 13 anni, abbia un valido fondamento. «Vogliamo sapere - ha detto il segretario dell'Usigrai - se risponde a verità che il marchio del processo sia stato depositato personalmente da Aldo Biscardi e se ciò fosse veritiero, visto che si tratta di una cosa illecita, intendiamo denunciare una omissione di atti di ufficio da parte dell'azienda e colpire chi glielo ha permesso». Ma quella dell'Usigrai non è solo una richiesta. Balzoni lancia a Locatelli anche un messaggio preciso. «Visto che il nuovo presidente e il nuovo consiglio parlano tanto di pulizia all'interno dell'azienda, il sindaco chiede risposte precise e valide su questo argomento e chiediamo anche che la Rai si rivalga economicamente su Aldo Biscardi per i 373 milioni che lui avrebbe percepito in nero». E ancora: «Il capo del personale della Rai, prof. De Domenico ha aggiunto Balzoni -, nell'ultimo incontro ci ha ufficialmente fatto sapere che nei confronti di Biscardi, se non avesse lasciato la Rai, era stato proposto il licenziamento per la storia dei fondi neri, ragione di più perché l'azienda intervenga. Non può più licenziarlo, si rivalga economicamente». Pronta la replica di Biscardi. «Non mi sarei mai aspettato, specialmente dopo le manifestazioni di cortesia e di affetto di Sandro Curzi e di Angelo Guglielmi, una reazione simile dai burocrati della "vecchia Rai" e soprattutto da un collega come Giorgio Balzoni che da sempre ho stimato e rispettato. In merito al cosiddetto marchio del "Processo del lunedì" intendo ribadire, avendolo più volte ufficialmente reso noto in questi giorni, che fino ad oggi non è mai stata nelle mie intenzioni l'idea di sfruttare l'uso del titolo della mia trasmissione pur avendone piena titolarità». Biscardi risponde anche alle altre accuse: «In relaziono alla questione degli sponsor, devo inoltre chiarire che il direttore del personale della Rai, De Domenico, mi aveva telefonicamente richiesto spiegazioni che mi ero subito dichiarato pronto a dargli per iscritto; ma, a questo punto, mi corre l'obbligo di dover delegare i miei legali per tutti i chiarimenti del caso, se dovuti». [r. t.] Aldo Biscardi: non è mia intenzione sfruttare il titolo «Processo del lunedì»
Luoghi citati: Roma
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