«Morte inquietante nel caos italiano»

Polemica Lega-San Paolo «Morte inquietante nel caos italiano» Financial Times: un bucaniere. Le Monde: che choc ROMA. La stampa estera ha dato ieri ampio risalto alla notizia del suicidio di Gardini, spesso in prima pagina. In Francia, dove Gardini aveva buona parte della sua attività, i giornali sono particolarmente attenti alla vicenda. «L'Italia degli scandali ha raggiunto Gardini. Per buttarlo a terra», titola Le Figaro. Su Le Quotìdien l'editorialista Robert Roubon scrive: «Un uomo non diventa innocente perché ha deciso di suicidarsi». Liberation dedica tre pagine al caso e l'editorialista Gerard Dupuy si sofferma sull'aspetto giudiziario: ((Abbiamo un barometro per misurare la sincerità dei magistrati italiani: dopo aver chiamato in causa uomini politici e uomini d'affari, vedremo se chiameranno in causa, nella società delle "pastette" generalizzate qual è diventata l'Italia, il ruolo svolto dalla magistratura stessa, senza la cui complicità nulla di tutto ciò sarebbe avvenuto». «Il suicidio di Raul Gardini provoca uno choc in Italia», titolava ieri Le Monde, che uscendo in edicola alle 14 era stato in grado di dare la notizia già venerdì. Il Financial Times definisce Gardini «imprenditore bucanie- re»: «Il coraggio e l'ampiezza di vedute gli hanno permesso di riuscire in transazioni che controparti più equilibrate evitavano»; «la sua morte fa scomparire uno dei personaggi più interessanti della scena finanziaria italiana». Per il Daily Telegraph, i suicidi di Gardini e Cagliari «hanno trasformato gli aspetti comici dello scandalo sulle corruzioni in Italia in una tragedia mortalmente seria». Gardini in prima pagina anche sul Times, che commenta: «Il suicidio del capitano d'industria aggiunge una nota di inquietudine agli scandali italiani». Più parca di commenti la stampa tedesca. La Suddeutsche Zeitung sottolinea come, con Cagliari e Gardini, siano scomparsi «i due protagonisti della grande industria chimica italiana». Gardini, scrive la Frankfurter Allgemeine, era una delle figure imprenditoriali ((più sfaccettate», un uomo «irrequieto, dinamico, con sempre nuove idee in testa; indiscussi erano il suo desiderio di comandare e il carisma con il quale egli ha diretto il secondo gruppo privato italiano». «E' il terzo morto nel caso Enimont, l'undicesimo di "Mani pulite"», ricorda Le Soir, il giornale in lingua francese del Belgio. Anche La Libre Belgique colloca il caso Gardini nel contesto degli scandali per corruzione. «Un altro grande imprenditore italiano, coinvolto in uno scandalo, è stato trovato morto», titola in prima pagina il New York Times, che definisce Gardini «uomo simbolo dell'Italia dei super ricchi», noto soprattutto per le vicende velistiche del «Moro di Venezia»; e dice che in Italia la morte di Cagliari e Gardini ha suscitato «un dibattito altamente emotivo sulle tattiche adottate dai magistrati milanesi per costringere a confessare industriali e uomini politici inquisiti». Il Washington Post scrive che il suicidio di «due tra i manager italiani a più alto profilo ha riportato in primo piano il tormento umano causato dalle inchieste sulla corruzione, nei quali sono coinvolti oltre 2600 uomini politici, industriali ed alti funzionari del governo». In Europa si ricorda 1 l'uomo d'affari In Usa il velista 1