Al Comunale la cittadella dello sport di Giovanni Capponi
36 Alberto Ferrerò, presidente del Coni regionale, ha un importante progetto per il futuro Al Comunale la cittadella dello sport «Voglioportare tutti i comitati sotto lo stesso tetto» SESTRIERE. «Tennis c golf sono gli sport per cui ho nutrito e nutro più passione - dice Alberto Ferrerò, presidente regionale del Coni, al rientro da un giro sulle 18 buche di Circolo Golf Sestrieres per la Pro-Am Lancia - ne ho praticati anche altri, ma tutti sempre con spirito amatoriale». Sembrano gli hobby ideali per chi adesso si dedica soprattutto al ruolo di dirigente sportivo. Anni addietro, Ferrerò rivestì il ruolo di presidente della Società Torinese Corse Cavalli, e circa un anno fa è stato chiamato alla guida dei professionisti italiani del golf e proprio in questa sua ultima veste Ferrerò tiene a sottolineare l'importanza del riconoscimento in atto della PGAI (Professional Golf Association Italiana) da parte della Federgolf. Da notare, infine, che nell'ottobre scorso Ferrerò ha raccolto l'eredità di Vittore Catella nella conduzione del Comitato piemontese del Coni e la considerazione gli offre lo spunto per una prima verifica. «A questo punto - afferma Ferrerò - si può già tirare le somme del lavoro fatto e direi che il bilancio è molto positivo. Mi sono mosso in diverse direzioni. Prima di tutto ho cercato di rendere più stretti i rapporti con le federazioni, dalle più grandi alle più piccole, che in effetti piccole non sono. Ci siamo finora riuniti due volte in consigli regionali, nel corso dei quali abbiamo imparato a conoscerci e a collaborare. Io, per vecchia abitudine mentale, credo nel lavoro di tutti». «Uno degli obiettivi primari aggiunge Ferrerò - è quello di riunire tutte le sedi dei comitati delle varie discipline sotto uno stesso tetto e per questo motivo è stato scelto lo stadio comunale, dove c'è lo spazio per ospita¬ re tutti. Naturalmente, per riuscire nel nostro intento, dobbiamo risolvere un problema di quattrini, e si tratta di un'incombenza tutt'altro che semplice. Ho intenzione di cercare degli sponsor per realizzare questo progetto, potrebbero essere Juventus e Torino, nonostante seri problemi economici assillino anche loro». Non la spaventa il costo della ristruttura zione? «Bisogna avere fiducia: superare certi scogli non è mai facile, ma occorre la volontà per riuscirci. E parlo in tal modo confidando molto sul dinamismo di Pescante, il nuovo timoniere del Coni nazionale, nonché sulla collaborazione di chi mi aiuta». Qual è stata la soddisfazione maggiore che ha provato in quest'ultimo anno? «Recentemente ho assistito risponde il dirigente - ai campionati nazionali di tiro con l'arco ed ho visto una ragazza in carrozzella vincere una gara. Non credevo di provare un'emozione così forte». «Un'altra realizzazione ormai prossima al compimento prosegue Ferrerò - è il periodico mensile che verrà pubblicato dal Coni. Sarà un giornale che si rivolgerà soprattutto agli addetti ai lavori, in cui ci proponiamo di celebrare gli avvenimenti riguardanti quelli che abitualmente si chiamano sport minori, ma che per noi sono di primaria importanza». Un altro problema serio, è quello degli impianti. «In proposito - replica Ferrerò - ammetto di essere un po' pessimista. C'è carenza di strutture, è vero, ma dobbiamo guardare in particolare agli impianti esistenti, in quali condizioni sono e alla consistenza dei lavori utili a mantenerli in efficienza e conservare la loro agibilità». «A questo proposito - continua il numero 1 del Coni regionale - ho incaricato alcuni esperti di fare uno studio sugli impianti in Piemonte. Spero che sia pronto per la «convention» sullo sport regionale che ho intenzione di indire per giugno '94 a Torino. Intanto mi è sembrata già molto positiva la convenzione firmata dall'assessore allo Sport della Regione, Daniele Cantore in cui si prevede un investimento di 5 miliardi a favore del Piemonte da parte del Credito sportivo». Quale slogan farebbe suo? «Mi è piaciuto molto il motto "Correre per vivere" di Gelindo Bordin dedicato alla maratona. Io lo modificherei così: "Fare dello sport per vivere". E' un invito che rivolgerei soprattutto ai giovani, i quali purtroppo si stanno allontanando dai campi sportivi. Dobbiamo far di tutto per recuperarli perché rappresentano il nostro futuro e la nostra speranza». Giovanni Capponi
Persone citate: Alberto Ferrerò, Daniele Cantore, Gelindo Bordin, Pescante, Vittore Catella
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