Tonini: era come un figlio

Tonini: era come un figlio Tonini: era come un figlio // vescovo emerito di Ravenna «Questo clima lo aveva corroso» RAVENNA DAL NOSTRO INVIATO No, questo non è il momento dei giudizi. Non spende parole sul suicidio, quell'estremo atto della volontà che la Chiesa condanna, monsignor Luigi Amaducci, arcivescovo di Ravenna. Le sue sono solo parole di compassione, per l'uomo e la sua famiglia, quella famiglia alla quale, dice, «Gardini era legatissimo». «L'ultima volta che l'ho visto? E' stato il 4 luglio, al concerto di Riccardo Muti. Mi parve sereno, ma poi gli chiesi della vicenda Ferruzzi, di come si stavano mettendo le cose e lui mi rispose: "Non poteva finire peggio di così, sono lè nostre divisioni familiari che hanno portato a questo"». «E' una tragedia molto dolorosa - continua monsignor Amaducci e nulla lo lasciava presagire. Due mesi fa, quando avevo parlato con la signora Idina lei mi aveva detto che vedeva bene suo mari¬ to, era attivo con la voglia di fare». E una tragedia che avrà il suo peso anche sulla città: «La vicenda dei Ferruzzi ha già portato sconcerto tra la gente, adesso lo sconcerto è massimo». E' addolorato, annichilito, anche monsignor Ersilio Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna, che negli ultimi mesi era diventato quasi una guida spirituale per Gardini: «Da quando aveva rotto i legami con la famiglia Ferruzzi, cercava di più il mio consiglio. Mi parlava dei suoi progetti, ma anche delle sue preoccupazioni». «L'ultima volta - rivela - l'ho visto meno di una settimana fa ed era veramente preoccupato per il clima che gli si stava creando intorno. Un clima, mi ha detto, che ormai lo aveva corroso. Gli facevano male i colpi bassi e il vilipendio». Pesa sulla coscienza di Tonini la morte di Raul: «Quando ho appreso la notizia ho sentito internamente come un rimprovero, quasi un rimorso per non aver potuto fare di più». Ma l'ex arcivescovo va al di là del caso singolo, è preoccupato anche per la situazione della giustizia. «Penso che gli scritti di Cagliari peseranno tragicamente su chiunque veda prospettarsi l'idea di finire in prigione. Sia chiaro: la magistratura ha salvato l'Italia e anche gli stessi partiti, che sono l'asse portante della democrazia, ma ai magistrati direi: "Ci vuole più umanità nel processo". La giustizia deve mantenere il fondamento dell'umanità, solo così gli italiani avranno fiducia nella magistratura». [f. man.] Monsignor Ersilio Tonini

Persone citate: Amaducci, Ersilio Tonini, Ferruzzi, Gardini, Luigi Amaducci, Riccardo Muti, Tonini

Luoghi citati: Cagliari, Italia, Ravenna