Tè verde e soia campi cent'anni

IL SEGRETO DEI GIAPPONESI IL SEGRETO DEI GIAPPONESI Tè verde e soia, campi cent'anni Conclusioni identiche di laboratori diversi IL Giappone batte ogni record di longevità vantando 4152 centenari: 3300 donne e 852 uomini. E Shigechi Yoizumi, morto nel 1986 a 120 anni e 9 mesi, è stato (ufficialmente) l'uomo vissuto più a lungo sulla Terra. Le cause di un così invidiabile primato appaiono un poco più chiare in seguito a diverse ricerche, di Università e centri di studio sul cancro, mirate su alcuni cibi tipici dell'alimentazione nipponica. I giapponesi bevono quotidianamente tè verde dall'VIII secolo d.C, quando la pianta su cui cresce la foglia aromatica fu introdotta dalla Cina. E bere il matcha (uno speciale tipo di tè verde) è associato da secoli al cha-no-yu, una famosa cerimonia articolata in un complesso susseguirsi di rituali. Secondo il dottor Katsuniko, del Centro di lotta contro il cancro di Aichi, la sostanza amara presente nel tè verde (Epigallocatechin gallate) avrebbe la proprietà di rafforzare il sistema immunitario, agendo da antidoto naturale per malattie come la leucemia e l'Aids. Un'indagine epidemiologica condotta dal medesimo istituto nella provincia di Shizuoka, dove si beve tè verde più con¬ centrato che nel resto del Giappone, ha rilevato un'incidenza di tumori allo stomaco nettamente inferiore al resto del Paese. Le ricerche condotte da questo centro, ma anche nell'Università Nihon e nella facoltà di Economia manageriale dell'Università di Tokyo, sono giunte alla conclusione che le foglie di tè verde sono un'autentica panacea: riducono la tensione arteriosa; abbassano il tasso di colesterolo nel sangue; hanno funzioni diuretiche; contrasta- Anziano giapponese in un'immagine tratta da «Giappone» (Edizione Touring Club Italiano) no infezioni, diabete e carie dentali. Queste proprietà verrebbero però drasticamente ridotte nel caso di una lunga infusione, perché svanirebbero le vitamine A ed E contenute nelle foglie e si ridurrebbero della metà il calcio, il ferro e la vitamina C. La massima efficacia si avrebbe mangiando le foglie: ci crede la società Yamaei, che dall'ottobre 1992 ha messo in commercio in Giappone un tè verde in polvere solubile. Anche la soia è un alimento interessante: le donne che ne mangiano hanno il 60 per cento di possibilità in meno di sviluppare un tumore al seno. A questa conclusione è giunto uno studio comparato della Cambridge University di Singapore e dell'Agenzia per la Ricerca contro il cancro di Lione, mettendo a confronto la dieta di 200 donne cinesi colpite dal cancro al seno, con quella di altre 420 donne cinesi senza questo problema. La ricerca, durata cinque anni, è stata condotta su donne di età compresa fra i 24 e gli 88 anni. Le proteine contenute nella salsa di soia, nel tofu e nei fagioli di soia, sono ricche di fitoestrogeni (estrogeni di origine vegetale) che, secondo questa ricerca,. funzionerebbero come antidoti per estrogeni umani, gli ormoni femminili a cui s'addebita lo sviluppo di alcune forme di tumore al seno. Secondo il dottor Nicholas Day della Cambridge University, i risultati di questa ricerca sono anche confermati dalla bassa incidenza di questa malattia in Paesi come Cina, Corea e Giappone, dove la soia e i suoi derivati sono ingredienti base dell'alimentazione quotidiana. Marco Moretti

Persone citate: Aichi, Marco Moretti, Nicholas Day

Luoghi citati: Cina, Corea, Giappone, Singapore