Profetico Dyson avevi ragione di Piero Bianucci
Profetico Dyson Profetico Dyson avevi ragione UNA lunga affabile conversazione, piena di aneddoti, di idee intelligenti e di stimoli creativi. Questa è l'impressione che lascia la lettura dell'ultimo libro di Freeman Dyson tradotto in Italia. Invece è una serie di saggi brevi, sparsi in un lungo arco di tempo (mezzo secolo), originati da occasioni diverse. Ma fate attenzione alle date. Pagine sui probabili sviluppi della fisica o della biologia molecolare scritte negli Anni 50 potrebbero essere attuali anche oggi. Perché Dyson, brillante fisico teorico, dal 1953 professore all'Institute for Advanced Study di Princeton reso mitico dalla presenza di Einstein, ha un intuito quasi profetico nell'immaginare il futuro della scienza. Non fatevi ingannare dalla apparente frammentarietà. A ben guardare, attraverso questi 35 capitoletti suddivisi in «Storie», «Cose», «Istituzioni», «Politica», «Libri» e «Persone» corre un filo conduttore preciso: dall'osservatorio della sua lunga esperienza, Dyson ci dice come deve essere la ricerca perché sia buona ricerca, cioè perché dia molti frutti di conoscenza con il minimo di spesa. Questo tema è esplicito nell'analisi del fallimento di alcuni grandi progetti (lo Shuttle, per esempio) e nella riuscita di altri dalle dimensioni più modeste (il satellite lue). Ma in realtà serpeggia in po' in tutte le pagine. E alla fine acquista il tono di un testamento scientifico. Freeman Dyson: «Da Eros a Gaia», Rizzoli, 270 pagine, 35 mila lire «Laico»: così potremmo definire il punto di vista in cui si è collocato Tullio Regge nello scrivere questo libro sul problema energetico in Italia. E ciò mentre la maggior parte dei politici e degli esperti che discutono la questione ha posizioni in un modo o nell'altro integraliste (poco importa se l'integralismo si realizza sul fronte «verde» o sul fronte tecnocratico e filonucleare). Regge supera le polarizzazioni e le crociate in base a un criterio insieme molto semplice e molto forte: fatto il possibile per evitare gli sprechi, la scelta energetica può essere ispirata soltanto a un attento bilancio costi-benefici nel quale entrino tutte le voci del dilemma (tutela dell'ambiente, economicità, riduzione della dipendenza dall'estero e così via). Da questo punto di vista il nucleare come il solare, il carbone o l'idroelettrico, non sono né buoni né cattivi. Sono opzioni che si spogliano di valenze ideologiche e acquistano concretezza fattuale. Un libro che fa il punto sullo scenario dell'energia presente e futuro anche in base ai dati di prima mano che l'autore ha avuto a disposizione in qualità di europarlamentare. Uno stile che non rinuncia mai alla chiarezza e, appena sia possibile, allo humour. Tullio Regge: «Gli eredi di Prometeo», Ed. La Stampa, 155 pagine, 20 mila lire1 Poche settimane fa la copertina dell'autorevole settimanale «Time» è stata dedicata alla malaria. Una scelta apparentemente strana. Per noi la malaria non campeggia tra i problemi del nostro tempo. Possiamo capire una copertina dedicata al dramma dell'ex Jugoslavia, al cancro o all'Aids. Ma la malaria ci riporta a un passato che diamo per sepolto. Invece non è così. Ogni anno nel mondo due milioni di persone muoiono in seguito alle febbri causate dal plasmodio inoculato dalla zanzara anofele. E 100 milioni di persone si ammalano. E poi c'è il ritorno della tubercolosi, ci sono le epatiti, c'è il morbillo, che fa strage pei Paesi più poveri. Nel complesso, le malattie infettive uccidono ancora 18 milioni di persone all'anno. E' una visione provinciale, dovuta al fatto che viviamo nella ristretta area del mondo sviluppato, a farci perdere la reale dimensione di certe questioni sanitarie. Questo libro, scritto con mano leggera ed elegante dal decano dei divulgatori di medicina, ha il merito di riportarci a valutazioni più equilibrate, raccontando in modo avvincente la secolare lotta tra scienziati e farmacologi da un lato e batteri e virus dall'altro. Ulrico di Alcholburg: «Batteri e virus», Ed. La Stampa, 185 pagine, 25 mila lire Piero Bianucci
Persone citate: Dyson, Einstein, Freeman Dyson, Tullio Regge
Luoghi citati: Italia, Jugoslavia
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