La Maddalena calunniata di Fabio Galvano

Una studiosa inglese accusa Una studiosa inglese accusa La Maddalena calunniata LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Maria Maddalena: santa o peccatrice? Piuttosto patrona delle femministe, replicano irritati alcuni critici inglesi di fronte a una massiccia ed erudita biografia di quel controverso personaggio che finisce per .essere - come afferma il Times - «un pamphlet femminista». Il libro, scritto da Susan Haskins, viene definito «attento, limpido e intelligente» nel suo tentativo di tracciare un quadro della diversa lettura che di Maria Maddalena si è data attraverso i secoli. Ma anche chi ammira esplicitamente l'opera è il caso del critico del Daily Mail - non può tacere che la Haskins «nell'ultimo capitolo abbandona la sua attenta e distaccata scienza e si mette a perorare l'ammissione delle donne al sacerdozio». Molto più secco, anzi decisamente ostile, è un altro autore inglese, Piers Paul Read: l'accusa di voler cancellare la Maria Maddalena della tradizione cattolica attribuendo a una manciata di patriarchi misogini «un complotto per la caduta della donna all'interno della Chiesa», anzi una manovra per «tenere le donne al loro posto». Il dibattito è agli inizi, ma pare destinato a durare. Su quel personaggio dei Vangeli, si è sempre fatta molta confusione. Persino Papa Gregorio, a cui la Haskins attribuisce l'avvio dell'opera diffamatoria nel 591, commise l'errore di fondere e anzi confondere la Maria Maddalena di Luca e di Giovanni - quella che fu purificata da Cristo dei suoi «sette demoni» e che prima degli apostoli vide Gesù risorto scambiandolo per il giardiniere - con un'altra Maria (la sorella di Marta e Lazzaro) e con la peccatrice pentita che (Luca) lavò i. piedi di Cristo con le sue lacrime, li asciugò con i capelli, porli unse con balsami pregiati. Gli stessi balsami, affermò Papa Gregorio, usati in precedenza per «profumare la sua carne in atti proibiti». La Haskins vede in quella «confusione», forse voluta dall'ascetismo dei tempi, un elemento nella cospirazione per fare di Maria Maddalena «un'arma controllabile ed efficace, uno strumento di propaganda contro il suo sesso». Nel Medio Evo Maria Maddalena fu declassata al ruolo di prostituta con insaziabili appetiti, tentatrice come Eva: una figura sempre più lontana da quella dei Vangeli, simbolo della seduzione, di una pericolosa sessualità. E oggi? Molte cose, afferma la Haskins, non sono cambiate: prova ne sia l'attentato del 1990 al cinema parigino dove si proiettava L'ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese. Maria Maddalena, sostiene invece il libro, è una donna indipendente, uguale a tutti gli apostoli nel suo amore per Gesù, anzi «apostolo degli apostoli» per essere stata lei a dare la novella della resurrezione. La pretesa che Cristo risorto sia apparso a Pietro prima che a chiunque altro «aveva un fine politico, legittimava le pretese degli uomini di un ruolo d'autorità all'interno della Chiesa, a esclusione delle donne». Tutto ciò sarebbe, secondo il libro, la prova che le donne hanno un posto al centro del ministero religioso e sono degne di servire come preti e di somministrare i sacramenti. «Una manipolazione anche questa», si replica. «Fa parte della teologia femminista - insiste Piers Paul Read - questa tecnica di escludere la tradizione della Chiesa dicendo che è basata su congetture, soltanto per sostituirla con altre congetture di segno contrario». Il libro, egli afferma, «respinge il suggerimento di papa Gregorio che Maria Maddalena fosse la prostituta pentita, ma flirta con la nozione degli gnostici che essa fosse la concubina di Cristo». Povera Maria Maddalena: «Appena sfuggita al marchio del suo dubbio passato è- condannata dalla Haskins a un futuro più problematico». E tutto perché le femministe la rivendicano. Fabio Galvano

Luoghi citati: La Maddalena, Londra