«Bocciato» anche Dante di 1. S.

«Bocciato» anche Dante «Bocciato» anche Dante Lo descrisse nella Divina Commedia Ma Sermonti: un peccato veniale Il limbo non c'è più. Anzi non c'è mai stato. E per Dante Alighieri è l'ennesima sconfitta. Divina Commedia, Inferno, canto quarto. Siamo nel limbo dantesco, con le anime che non hanno colpa, ma neppure possibilità di redenzione. Un canto tristissimo, poeticamente triste. Dalla folla anonima sono divisi i grandi dell'antichità pagana. Li ospita un castello «nobile e luminoso», un monumento al sapere, al pensiero, alla gloria perenne. E' il limbo dei giusti, che ospita, secondo Dante Omero e Orazio, Socrate e Platone. Un elenco lunghissimo: Talete ed Eraclito, Enea ed Ettore, Ippocrate e Galeno, Cesare e Cornelia. Ancora? Ecco Cicerone e Seneca, Averroè e Ovidio, Diogene, Euclide e Orfeo. Professor Sermonti, per Dante è una nuova bocciatura? Vittorio Sermonti, uno dei maggiori studiosi italiani della Divina Commedia, ride: «A Dante sono stati attribuiti "peccati" ben maggiori di quello del limbo. Per cui non mi preoccuperei troppo, non segnerei questo errore con la matita blu. Il limbo di Dante non resiste alla prova delle teologia? Pazienza. Sarà sempre in primo piano per la bellezza poetica, per la tristezza. E per quella figura di Virgilio. E' lui, nel quarto canto, il paradosso del limbo». Dante bocciato, può dunque dormire sonni tranquilli. [1. s.]