Limbo addio non esiste più

Tolto dal catechismo, i teologi concordi: mai stata verità di fede Tolto dal catechismo, i teologi concordi: mai stata verità di fede Limbo oddio, non esiste più Baget Bozzo approva: scelta opportuna Messori: è una eredità del passato LA SCOMPARSA DI UN «MITO» LIMBO addio. Cancellato per sempre. «Non è una verità di fede», assicura Famiglia Cristiana. «Non lo è mai stata», aggiungono teologi e studiosi della religione. «Una tradizione popolare molto forte», ci concedono Sergio Quinzio, Vittorio Messori e don Gianni Baget Bozzo. Ma nulla di più, ammettono, implacabili. Una prova ulteriore? Nel nuovo catechismo di limbo non si parla. Sconfessati anche Papa Pio X e generazioni di catechisti che alle prime lezioni attaccavano: «I bambini morti senza battesimo vanno al limbo, dove non godono Dio, ma nemmeno soffrono...». La «guerra» al limbo la «scatena» Famiglia Cristiana. Mese scorso. Una lettrice racconta al direttore: «Ho battezzato un bimbo in pericolo di vita. Pochi giorni dopo mi sono confessata. Il sacerdote è scoppiato a ridere e mi ha dettò "Signora cara, lei crede ancora al limbo?"». Ieri, ancora su Famiglia Cristiana. Un lettore di Trieste parla del catechismo di Pio X, che nomina espressamente il limbo, e si chiede: «Ma quanto sono deleteri gli effetti del Concilio!». Le risposte. Prima don Leonardo Zega e poi il teologo torinese Franco Ardusso non lasciano spazio a dubbi. «La Chiesa sostengono - non ha mai insegnato come verità di fede l'esistenza del limbo». E ancora: «La dottrina del limbo finì nei catechismi in quanto venne ritenuta una teoria accettabile, in mancanza di altre soluzioni possibili. Tuttavia, e su questo si deve riflettere, non tutto ciò che è contenuto in un catechismo va ritenuto come un articolo di fede». Vittorio Messori si allinea con questa tesi. L'autore del best¬ seller «Ipotesi su Gesù» esordisce con una battuta: «Pensando all'aldilà bisogna dimenticare completamente Dante e la sua costruzione...». Aggiunge: «Sulla questione del limbo è stato categorico anche il cardinale Ratzinger, che nella Chiesa non passa certo per progressista. Ratzinger mi precisò - e l'ho riportato nel mio libro "Rapporto sulla fede" - che il limbo non ha mai avuto dignità di dogma. Una tradizione, nulla più. Che per un lungo periodo i teologi hanno avvalorato, che San Pio X ha reso ufficiale scrivendola nel suo catechismo». Secondo Messori il problema comunque esiste. «Occorre armonizzare - dice - due momenti: e cioè la bontà, la misericordia di Dio e il fatto che il battesimo è condizione necessaria per la salvezza. Dunque chi non è battezzato dove va? La risposta non è facile da dare, anche perché dovremmo abbandonare quella brutta abitudine di voler "organizzare" l'aldilà, di volerlo identificare in un luogo. Di sicuro sarà uno stato di felicità e beatitudine. Limbo, etimologicamente, significa ai margini. In questo senso potremmo dire ai margini del Paradiso. E nell'antichità - conclude Messori - i limbi erano due. Quello dei bambini non battezzati e quello dei giusti». Già, l'antichità. Il passato. Ne parla don Gianni Baget Bozzo. In termini di condanna: «Quel passato - dice - a cui appartiene anche il limbo, che ha riferimenti, soprattutto nei bambini, drammatici. Quel pianto di disperazione dei neonati non battezzati, quel senso di colpa e di crudeltà terribili ancora ci pesa. Per fortuna tutto questo è stato prima superato e poi cancellato dalla Chiesa». Sergio Quinzio, uno dei più noti teologi italiani, parla nel limbo usando i verbi del passato remoto. Cita Sant'Agostino come il primo grande teorico di questo luogo, della colpa universale che non è stata cancellata dal battesimo. Cita la recente ricerca di una studiosa tedesca, indicativa di un certo atteggiamento. «In Francia e Svezia - sostiene Quinzio - la donna che moriva con un bimbo in grembo - quindi non battezzato - non poteva essere sepolta in luogo consacrato. Il feto era considerato come "dannato". Addirittura veniva tolto dal cadavere della donna, proprio per permetterle una sepoltura religiosa. Questa abitudine dimostra come il problema dei bimbi non battezzati sia sempre stato sentito, nell'antichità come ai giorni nostri. Ma nessuno ha mai visto il limbo come un dogma di fede. L'alternativa? Non è mai stata trovata in maniera esplicita. Secondo me c'è: ed è la misericordia di Dio». Luigi Stigliano A destra Vittorio Sermonti, uno dei maggiori studiosi di Dante

Luoghi citati: Dante, Francia, San Pio, Svezia, Trieste