Dalla Bulgaria veleni sull'Italia

Dalla Bulgaria veleni sull'Italia Le accuse di un giornale durante la visita ufficiale di Scalfaro a Sofìa Dalla Bulgaria veleni sull'Italia «Volevate incolparci anche del delitto Moro» SOFIA DAL NOSTRO INVIATO Certo, non arriva ancora all'inimicizia, ma non è nemmeno di simpatia l'atteggiamento con cui la Bulgaria accoglie il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Vecchie questioni e nuovi sospetti fanno apparire l'Italia ancora tanto lontana. Il Capo dello Stato arriva a Sofia sotto un acquazzone accolto dal collega Jeliu Jelev che nelle dichiarazioni di benvenuto si congratula in modo davvero spontaneo e sincero. Ma il quotidiano Truci (Lavoro) in mano alla potente confederazione autonoma dei sindacati «rivela» come Roma e i suoi servizi segreti abbiano pensato, a suo tempo, «di scaricare il cadavere di Aldo Moro, prima sequestrato e poi ucciso, nei locali dell'ambasciata bulgara con lo scopo di screditare l'intero Paese». L'articolo è firmato da Anna Zarcova che riprende gli argomenti utilizzati dal programma Cristobotev, uno dei tre della radio nazionale. Il giornale «assicura» i lettori della bontà dei suoi argomenti, anche se non presenta né prove né testimonianze credibili. Dice che in occasione del sequestro di un alto ufficiale (probabilmente James Lee Dozier) «è stato proposto di vendere l'ostaggio ai servizi segreti bulgari, ma il responsabile di Sofia a Roma ha rifiutato». E ha citato il nome del generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa come persona che con gli 007 del Sisde e con la Cia sarebbe rimasto «invischiato» nel¬ l'affare. Per buon peso, si cita un «piano» che prevedeva di bloccare un tir carico di armi e con una falsa intestazione bulgara in modo da attribuire a Sofia il contrabbando di armi. La «scoperta» del complotto e la «denuncia» del giornale che - per la verità - è considerato informato, autorevole e sempre documentato, lascia il tempo che trova. Ma la dice lunga sul clima politico di sospetti e qualche volta di avversione che accompagna le relazioni diplomatiche fra Bulgaria e Italia. Dopo la caduta del comunismo, Sofia ha chiesto di entrare nel Mercato Comune Europeo, ma è rimasta esclusa anche per il voto contrario di Roma. I prodotti dell'agricoltura bulgara avrebbero fatto troppo concorrenza a quelli dei contadini italiani. Questo è l'argomento principale nell'agenda delle discussioni fra il presidente Scalfaro e i politici bulgari. (1. d. b.] Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro in visita a Sofia

Persone citate: Aldo Moro, Anna Zarcova, Carlo Alberto, Dalla Chiesa, James Lee Dozier, Jeliu Jelev, Oscar Luigi Scalfaro, Scalfaro