«Cagliari dimenticato in cella»

Dura replica di Borrelli: abbiamo indagato, non eravamo in ferie Dura replica di Borrelli: abbiamo indagato, non eravamo in ferie «Cagliari dimenticato in cella» Conso attacca i giudici di Milano n A N La mia infanzia in un tugurio ROMA. Dal 31 maggio al 15 luglio Gabriele Cagliari è stato «dimenticato» nella sua cella di San Vittore, nessun interrogatorio, nessuna speranza. Ed allora, ecco quella lettera del 3 luglio in cui l'idea del suicidio prende corpo e si materializza nelle missive successive. Il ministro della Giustizia, Giovanni Conso, ha individuato in quell'interminabile lasso di tempo senza prospettive per riacquistare la libertà il motivo forte che ha portato al gesto estremo l'ingegner Gabriele Cagliari. Secca la replica del procuratore capo di Milano, Borrelli: abbiamo indagato, non eravamo in ferie. Conso ha parlato per circa un'ora nell'aula del Senato, rispondendo alle dodici interrogazioni presentate da tutti i gruppi sulla morte dell'ex presidente dell'Eni. Il Guardasigilli ha anche sollecitato la necessità di rivedere l'istituto della custodia cautelare, rivedere il rapporto tra pm e gip, figura nata tre anni fa con il nuovo codice di procedura penale. R. Corrteduca e S. Marzolla ALLE PAGINE 4 E S il ministro Giovanni Conso nINTERVISTA CON ELTSIN

Persone citate: Borrelli, Conso, Gabriele Cagliari, Giovanni Conso, S. Marzolla

Luoghi citati: Cagliari, Milano, Roma