Stadio a fine mese si decide di Fabio Vergnano

42 Il 30 scade il contratto di gestione del Delle Alpi, dopo il biennio Pubbligest Stadio, a fine mese si decide Brasso: i problemi sono stati superati bene ma occorre concretizzare iprogetti originari E' ancora bufera sul Delle Alpi. L'inchiesta sulle presunte irregolarità nell'assegnazione dell'appalto per lo stadio dei Mondiali, riprende corpo proprio a pochi giorni (30 luglio) dalla scadenza del contratto di gestione dell'impianto, oggi affidata alla Pubbligest. La società torinese due anni fa ha rilevato in subconcessione l'amministrazione dello stadio dall'Acqua Marcia. E per Giovanni Brasso, presidente della Pubbligest, arriva il momento dei bilanci. Dopo una partenza tribolata, contraddistinta da critiche spesso giustificate, lo stadio della discordia ha cominciato a funzionare, ospitando oltre alle normali manifestazioni sportive anche concerti rock, quelli che hanno messo a dura prova le strutture del Delle Alpi. Ricordate le critiche legate al prato, con quelle zolle maledette che si sollevavano ad ogni dribbling di Baggio, ad ogni scatto di Lentini? Se le ricorda bene Brasso, ma oggi può parlarne come di un incubo svanito: «Un problema serio che abbiamo risolto nel migliore dei modi. Se ci penso, è stato l'unico neo sotto l'aspetto della gestione tecnica». Oggi la situazione è cambiata radicalmente. Il manto erboso ha retto bene anche sotto l'urto del popolo rockettaro. Continua Brasso: «Per il resto, il bilancio è positivo. In due anni abbiamo ospitato appuntamenti sportivi di grande richiamo, e non solo legati ai successi di Juve e Toro, spesso con oltre sessantamila spettatori. Inoltre a Torino è ritornata la Nazionale, è approdata la grande atletica leggera con la finale del Grand Prix e si è esibita la Nazionale cantanti di calcio. Anche le partite più calde non hanno creato apprensioni particolari. E lo stadio ha acquistato una nuova dignità agli occhi dei torinesi, che si erano dimostrati molto scettici all'avvio». Positivo il bilancio, incoraggianti le prospettive anche se il matrimonio Pubbligest-Delle Alpi potrebbe entrare bruscamente in crisi. Brasso si appella alla nuova giunta Castellani: «Spero che gli amministratori della città vogliano completare le infrastrutture attorno allo stadio, cioè concretizzare i progetti che parlavano di ristoranti, bar e servizi vari e che non sono mai stati attuati». Messaggio che va recapitato direttamente all'ingegner Carlo Baffert, neo assessore allo Sport del Comune. Proprio lunedì si è tenuta una riunione per esaminare i problemi legati alla gestione degli impianti sportivi e si è discusso anche della zona Continassa. Baffert non può sbilanciarsi più di tanto per ovvie ragioni, ma le sue parole aprono spiragli di speranza: «Riesamineremo tutti i progetti, c'è la volontà di mettersi al lavoro in maniera produttiva. Per ora posso dire di aver visto cose interessanti, ci sarà la possibilità di valorizzare al meglio tutta la zona». Ma la scadenza del 30 luglio potrebbe anche portare molte novità. La Pubbligest, infatti, paga una somma considerevole all'Acqua Marcia per l'appalto dell'impianto e potrebbe decidere di non rinnovare l'accordo alle stesse condizioni. Di sicuro ci sarà una nuova asta, ed è possibile che altri facciano concrete offerte. Tra questi, anche qualcuno tra i costruttori dello stadio. Molto dipenderà da cosa succederà ai vertici dell'Acqua Marcia che, in gravi difficoltà economiche (si parla di debiti per centinaia di miliardi), potrebbe essere rilevata da un nuovo gruppo dirigente. Per ora Brasso non vuole porsi il problema. Dalla sue parole non traspaiono però progetti di fuga, anche se è chiaro che la faccenda andrà riesaminata, e di fronte a un nuovo gruppo di comando tutto è possibile. Il presidente della Pubbligest sembra tranquillo: «Io credo che l'entrata di nuovi amministratori possa servire a normalizzar^ i rapporti fra le parti, non sempre facili in passato, contribuendo nello stesso tempo a un rilancio del Delle Alpi. Per ora non mi risulta che l'Acqua Marcia voglia gestire in proprio lo stadio. Sono voci, io non ho avuto alcun segnale in questa direzione». Fabio Vergnano Il futuro dello stadio Delle Alpi sarà deciso tra breve quando si sarà chiarito chi avrà potere decisionale sulla gestione dell'impianto

Persone citate: Baffert, Baggio, Brasso, Carlo Baffert, Giovanni Brasso, Lentini

Luoghi citati: Torino