Biscardi a Telepiù ed è rivolta di Aldo Biscardi

Il conduttore del Processo si trasferisce da Berlusconi, ma il suo contratto miliardario scatena proteste Il conduttore del Processo si trasferisce da Berlusconi, ma il suo contratto miliardario scatena proteste Biscardi q Telepiù, ed è rivolta I giornalisti della pay-tv oggi in sciopero MILANO. E' finita a tarallucci e miliardi l'epica disfida tra il «nipotino di Stalin» Aldo Biscardi e Silvio Berlusconi, che aveva dato vita a una delle più vibranti puntate del Processo del Lunedì, quella del 31 maggio scorso, l'ultima. Dopo 13 anni, il fulvo animatore del bar sport di Raitre ha deciso infatti di trasferire Processo, baracca e burattini, alla corte di Silvio Berlusconi, il principale proprietario di Tele + 2, Nel passaggio Aldo Biscardi diventa trino, nel senso che accanto al Processo - che mantiene invariato giorno e orario, il lunedì alle 20,30 - condurrà altre due programmi, uno al venerdì sera, una presentazione del week end sportivo, e l'altro la domenica sera, subito dopo la diretta del posticipo di serie A. La pay tv sportiva ha così ultimato, non senza contrasti e polemiche, la grande campagna di rilancio destinata a portarla dagli attuali 300 mila abbonati all'obiettivo (non facile) di un milione. Pur di avere tra i suoi l'uomo che poche settimane fa aveva definito «diseducatore», «professionista della mistificazione» e «nipotino di Stalin», Berlusconi ha accontentato Biscardi su tutta la linea. Il capo famiglia del Processo è riuscito infatti a ottenere di far assumere il figlio Maurizio, i figli di Lubrano e Pescante e anche il baffuto Silvio Sarta. L'arrivo in massa di Biscardi e famigli ha sconcertato la redazione di Tele+2 che ha indetto una giornata di sciopero per oggi e scritto una durissima lettera a Silvio Berlusconi in persona, nella quale il cdr non manca di ricordare al presidente della Fininvest le sferzanti parole spese durante quella «storica» puntata del Processo e arriva a definire «squallida vicenda professionale» la nomina di Biscardi alla direzione dei servizi giornalistici. Ma la resistenza della redazione sembra vana. Rino Tommasi, raggiunto nel suo ufficio di (ex) direttore, sembra rassegnato: «La proprietà è libera di cambiare idea sul modo di affrontare lo sport. Si vede che il mio non piaceva più. Certo avrei preferito che qualcuno mi avesse avvertito, invece di saperlo dai giornali. Da me e Fair Play (la precedente trasmissione del lunedì, ndr) a Biscardi e il Processo, si tratta di una inversione a U. Non ho ancora deciso se rimarrò». E' molto probabile che Tommasi, rifiutato un contratto di direttore «ad personam», decida di tornare semplice collaboratore di Tele + e telecronista di tennis. Se la scelta di Tele + è dettata dalla rincorsa all'audience, i motivi di Biscardi sono molti di più. Per la precisione sei miliardi, tanti quanti l'ingaggio che percepirà nei prossimi sei anni. Da tempo Biscardi aveva rotto con la direzione di Raitre e in particolare con Angelo Guglielmi. Il lento ma progressivo calo di ascolti del Processo non garantivano più all'infaticabile «sgupista» la piena autonomia. L'anno scorso Guglielmi gli aveva imposto l'ingaggio di Maurizio Mosca, inviso a Biscardi che continua a considerarlo «un guitto». Negli ultimi tempi poi Biscardi aveva sollevato vasti mormorii alla Rai in seguito all'accusa, comparsa su tutti i giornali, di aver percepito regali per oltre 300 milioni da uno sponsor. Insomma, a Raitre tirava ormai brutta aria, per quanto il direttore Alessandro Curzi, antico compagno di militanza politica nel Pei e giornalistica a «Paese Sera», si sforzasse di difenderlo. In ogni caso a Biscardi va dato atto di aver resistito per anni da solo a Raitre, dove prima dell'arrivo di Guglielmi il Processo era l'unica trasmissione non «clandestina», e di aver inventato, purtroppo, la trasmissione televisiva col più alto numero di imitazioni nella storia della televisione italiana. Curzio Maltese Maurizio segue papà insieme a Sarta e i figli di Pescante e Lubrano ?0HCSU! lespettat Giampaolo Perullo, gestore del bar «Marna» di Livorno, è l'ideatore della raccolta di firme Pcr ''ab°|i7ione del Processo di Aldo Biscardi Aldo Biscardi (in alto) sostituirà Rino Tommasi (in alto a destra) alla direzione di Tele + 2 Ora non si esclude l'arrivo di Aldo Agroppi (a lato) come opinionista nelle nuove trasmissioni

Luoghi citati: Livorno, Milano