Torna la febbre dell'oro in Valpellice

Torna la febbre dell'oro in Valpellice Dopo mezzo secolo riprese le ricerche del metallo: finora però i risultati sono scarsi Torna la febbre dell'oro in Valpellice 77 nuovo «Klondihe» sulle pendici del monte Frioland C'è l'oro in Val Pellice. E forse c'è chi spera in un nuovo Klondike sulle montagne di Villar Pellice. Al centro dell'attenzione è il versante Ovest del Monte Frioland, in località Bars d'I'Ours, appena sopra l'alpeggio di Ciabraressa, a 2500 metri di altezza. 'La «corsa» al metallo giallo non ha, qui, né le proporzioni, né l'epico aspetto «Old America» cui ci hanno abituati cinema e narrativa. All'ombra del Frioland, la speranza del colpo di fortuna si consuma in modo decisamente più sommesso. «Ogni tanto viene qualcuno a cercare» conferma Guido Rivoire, il pastore che ogni anno, d'estate, si stabilisce all'Alpe di Ciabraressa. Lungo una pista forestale fino alla borgata Mamauro Superiore e poi ancora un paio di ore di marcia seguendo un sentiero si può raggiungere il Bars d'I'Ours. I «cercatori» se ne vanno solo all'imbrunire. Scendono a valle e si riuniscono in fitti conciliaboli in qualche trattoria del posto. Sui tavoli compaiono frammenti di minerali staccati con martello e scalpello. «Ci sono stato lassù, ma non ho avuto fortuna. - dice Bartolomeo Pautasso del Gruppo mineralogico di Pinerolo -. Non ho trovato nulla, però non escludo certo la presenza dell'oro. Sarebbero necessarie ricerche approfondite e sistematiche». La presenza di minerali preziosi in Val Pellice non è una novità. Sono ormai passati più di cinquant'anni dall'ultima volta che qualcuno fece brillare le mine sotto il Frioland seguendo un programma ben preciso. Nel 1940 e per i tre anni a seguire, 14 minatori agli ordini di un certo ing. Sforzini scavarono tre gallerie al Bars d'I'Ours. Trovarono tracce di rame con percentuali d'oro, ma non il filone principale, secondo quanto racconta oggi Renato Bertinat, uno della squadra di cercatori. «Non si può certo escludere l'esistenza di un filone - spiega il geologo Vittorio Giraud -: la forte presenza di quarzo potrebbe indicare che la mineralizzazione sia stata quella favorevole alla formazione dell'oro, che si può manifestare sotto forma di pagliuzze pure nella roccia o di lamelle in affioramenti messi in vista dal gelo e disgelo. Bisogna vedere, però, se il metallo prezioso è presente in tenori apprezzabili». Tutto il Pinerolese è interessante sotto il punto di vista minerario, tant'è che alla zona venne dedicato il primo foglio della carta geologica d'Italia, rilevata alla fine dell'Ottocento. E, a quanto pare, all'assalto dell'oro nella conca del Frioland ci andarono in tanti, lungo i secoli. Nel 1872, tale Colomb, un francese direttore di lavori minerari, diffuse un opuscolo di 15 pagine, stampato dalla tipografia Laurent di Tolone, col quale assicurava la presenza di oro e argento tra gli strati quarzosi del Bars d'I'Ours e rivelava che l'analisi eseguita dalla ditta Bordin e Morin, saggiatori della Banca del Commercio di Parigi, aveva determinato la presenza di 20 grammi d'oro e 440 d'argento ogni tonnellata di materiale estratto, senza tener conto del rame. Ma, nel suo libretto, l'ingegnere minerario raccontò di più. Per secoli - secondo Colomb - dalle miniere della zona i valdesi avevano estratto metalli preziosi per somme incalcolabili e, chiamando a testimonianza alcuni manoscritti allora conservati nella Biblioteca del governo italiano, diede per certo che il sottosuolo del Bars d'I'Ours conteneva oro con cui anticamente si fecero ducati. Angelo Taverna LUSERNA. S.GIOVANNI RI&8ARB/ LOWRIE 1753 M CAVALLO ^2153 * ALPE DELLA ^kCHIABRARESSA ,A $ BARS DE L'OURS A R.CE FGUNS 2762 M FRIOLAND A PUNTA D'OSTANFJTA 2380 LINEA TRATTEGGIATA = SENTIERO In due ore di marcia si può raggiungere il Bars d'I'Ours a 2500 metri di altezza: nel vicino alpeggio, ogni estate, vive con la sua famiglia l'ultimo pastore della vallata

Persone citate: Angelo Taverna, Bartolomeo Pautasso, Bordin, Colomb, Morin, Renato Bertinat, Rivoire, Sforzini, Vittorio Giraud

Luoghi citati: Bars D'i'ours, Italia, Luserna, Parigi, Pinerolo, Tolone, Villar Pellice