Il gip boccia Farassino
Archiviato l'esposto-denuncia del Carroccio contro il Prefetto Archiviato l'esposto-denuncia del Carroccio contro il Prefetto Il gip boccia Farassino La convocazione d'imperio del Consiglio comunale non costituisce reato Lessona: «Non avevo dubbi, intervenire era un preciso dovere d'ufficio» Il prefetto di Torino, Carlo Lessona, non ha commesso il reato di abuso di potere nel convocare d'imperio la prima seduta del Consiglio comunale. Lo ha stabilito il presidente dei giudici per le indagini preliminari, Antonino Palaia," accogliendo una richiesta del procuratore capo Francesco Scardulla. L'esposto di Gipo Farassino finisce dunque in archivio. Questo non significa necessariamente che gli atti del dottor Lessona siano legittimi sul piano formale. Compito del gip era di decidere se il comportamento del prefetto poteva costituire reato e quindi se sussistevano gli elementi per un rinvio a giudizio. Così non è, scrive Palaia nella sentenza. Nulla fa pensare che Lessona abbia agito per acquisire un vantaggio, o per creare ad altri un «ingiusto danno». 0, ancora, che egli si sia mosso su «pressioni» illecite o indirizzate a «perseguire finalità di peso penale». Mancano insomma gli elementi costitutivi del reato. Di qui la decisione di archiviare la pratica. Il prefetto ha appreso la notizia senza stupirsi: «Non avevo dubbi. In certe condizioni un organo dello Stato ha il dovere, non soltanto il potere, di intervenire». Dottor Lessona, era mai stato denunciato? «Mai. E dire che quando lavoravo a Reggio Calabria avevo sospeso le amministrazioni delle Usi. Anche allora ci furono ricorsi. Per fortuna in questo Paese gli atti del prefetto si possono impugnare. Mi diedero torto, ma i successivi interventi della magistratura dimostrarono che, invece, avevo ragione. Ma questa è un'altra storia». Torniamo al contrasto con la Lega. Lei è rimasto in silenzio, ma come ha vissuto i giorni più caldi? «Con grande serenità. Nella mia vita ho passato momenti ben più difficili. Ero prefetto a Napoli ai tempi del colera, a Reggio Calabria assediata dalla malavita, a Padova dove ancora si sentiva il fiato dell'autonomia». Insomma, si è quasi divertito? «Tutt'altro. non è che mi faccia piacere assistere a un contrasto politico poco brillante, a una battaglia segnata dalle intemperanze e dalla volontà di aver ragione comunque e a ogni costo». Non le pare che se questa polemica ha avuto un pregio, è stato di mettere a nudo le carenze della nuova legge elettorale? «E' vero, la legge 81 non è perfetta. Ma la certezza del diritto non è mai tale al 100 per cento. Gli uomini sono spesso chiamati a interpretare lo spirito delle norme». [g. pav.] Il prefetto Carlo Lessona «Nella mia carriera ho passato momenti molto più difficili, basti pensare al colera, di Napoli o alla criminalità a Reggio Calabria»
Persone citate: Antonino Palaia, Carlo Lessona, Farassino, Francesco Scardulla, Gipo Farassino, Lessona
Luoghi citati: Napoli, Padova, Palaia, Reggio Calabria, Torino
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