Matarrese e la Rai ai ferri corti

Aboliti i premi partita CONSIGLIO FEDERALE Arriva il sì ad anticipi e posticipi in pay-tv e al superpremio per il «14» al Toto Motqrrese e la Rai ai ferri corti Uno scambio di accuse su chi ha favorito Tele+2 ROMA. Il calcio chiude un'epoca, dice sì alla pay-tv e accetta anticipi e posticipi. Decisione presa con un po' di tremarella, intanto perché quando si tocca il giocattolo non si sa mai come va a finire, ma soprattutto perché le critiche sono tante. E il senatore Rognoni chiede l'intervento della commissione di vigilanza, definendo il contratto «un regalo pazzesco a una rete. Tele + 2, che è ancora in attesa di regolamento. Un regalo da 500-600 miliardi». Ma Matarrese sa coprirsi le spalle: ecco il neo presidente del Coni, Pescante, scendere in via Allegri per ribadire che «la paytv è il futuro, mettersi contro è inutile e dannoso, si rischierebbe di perdere i benefici che la tv privata darà alla serie C». Affronta la battaglia anche Matarrese, sparando sulla Rai: «Presidente e consiglio federale hanno un rapporto privilegiato con la Rai, il contratto con la pay-tv è stato voluto dalla tv pubblica e nasce da un contatto Lega-Rai. L'azienda di Stato riconosce quindi la pay-tv; ora voglio riprendere il discorso con i massimi dirigenti per guardare al futuro, riflettere insieme. Tre anni passano in fretta. C'è un di- scorso generale da fare con la Rai, vedere che spazio possono avere i dilettanti, tanto per fare un esempio. Noi certamente siamo per gli stadi pieni, la pay-tv è criptata e quindi non dovrebbero nascere problemi. Se dovessimo vedere spalti vuoti, vorrà dire che la nostra scelta non è stata vincente. E allora cambieremo, nessuna cifra può coprire l'amarezza di uno stadio vuoto». Dalla Rai la risposta è secca: «Paghiamo 180 miliardi per campionato e Coppe e la Lega prende la decisione storica di lasciar trasmettere, criptate, dirette di A e B. E ce le offre per 45 miliardi. E' vero, lo propone prima a noi, ma noi non abbiamo pay-tv. E allora non acquistare è diventato un regalo a Tele+ 2. Ma non potevamo comprare il nulla, cioè spendere 45 miliardi, soldi pubblici, per trasmissioni che non possiamo fare. Matarrese vuol venire a parlare del futuro? Bene, lo aspettiamo». Se la Rai stringe i denti, Tele + 2 prepara i bicchieri per festeggiare. Oggi o domani, a Roma la firma del contratto, cifre ormai definite: 45 miliardi per anticipo di B e posticipo di A. Altri 10 per l'anticipo di C (24-26 partite, compresi play-offe Coppa Italia). La settimana prossima megaconferenza stampa, sempre a Roma, per annunciare programmi e conduttori. In dirittura d'arrivo la firma di Biscardi (800 milioni l'anno), che porterebbe con sé anche Silvio Sarta (250 milioni). Il conduttore del Processo avrebbe due trasmissioni, il venerdì e il lunedì, non criptate. Ma è probabile che riesca a trovare uno spazio anche la domenica sera. Tele+ 2 promette una sbornia di calcio. Sabato: ore 14,30 anticipo di C, poi campionato inglese, tedesco e partita di B alle 20,30. La domenica campionato inglese alle 17 e posticipo di A alle 20,30. Totocalcio: dal primo gennaio, oltre al 13, ci sarà anche il «14» legato alla partita di A posticipata. Con un premio per i superfortunati si vogliono ottenere grandi vincite. Le «macchinette» dei ricevitori sono già tarate, Tele + e schedina si augurano, a vicenda, buona fortuna. Piero Serantoni Il presidente Matarrese

Persone citate: Biscardi, Coppe, Matarrese, Pescante, Piero Serantoni, Rognoni, Silvio Sarta

Luoghi citati: Italia, Roma