Deruba i giudici al processo

Deruba i giudici al processo Bologna, ripreso dopo la fuga è stato sottoposto al rito per direttissima Deruba i giudici al processo L'imputato è entrato nella camera di consiglio BOLOGNA. Ha scelto il momento e il luogo più sbagliato per rubare un portafogli: stava aspettando che si celebrasse il proprio processo d'appello al tribunale di Bologna, e per «ingannare il tempo» ha pensato bene di infilarsi nella Camera di consiglio dei giudici e di «ripulire» le giacche dei magistrati, che èrano fuori dell'aula. Ma è stato pizzicato sul fatto e arrestato dopo una breve fuga in strada: così ieri mattina Francesco Benini, 33 anni, di Brisighella (Ravenna), ha cominciato la giornata come imputato di corte d'appello e l'ha conclusa davanti al pretore dove è stato giudicato per direttissima per il furto. Benini, che è tossicodipendente e vive di un sussidio del servizio sociale, era atteso di prima mattina per il processo d'appello, per un vecchio episodio di evasione (si era allon¬ tanato dagli arresti domiciliari) e per violazione al foglio di via obbligatorio. Si è presentato puntuale in cancelleria, ma ha chiesto se era possibile spostare il processo alle 11, perché il suo difensore, un avvocato di Forlì, sarebbe arrivato in ritardo per altri impegni. Nel frattempo s'è introdotto nell'aula della Camera di consiglio della prima sezione, la stessa in cui doveva essere giudicato, e ha cominciato a frugare nelle giacche lasciate dai magistrati. Aveva già preso il portafoglio del presidente della prima sezione della corte d'appello, Giuseppe Russo, quando è entrato il giudice Giorgio Veggetti. Benini è fuggito, ma dietro di lui sono corsi anche il magistrato e altri impiegati del tribunale: un breve inseguimento, perché pochi metri fuori del Palazzo di giustizia i carabinieri del servizio di vigilanza lo hanno bloccato e arrestato. Ma questo non è stato il solo episodio movimentato al tribunale di Bologna. Sempre ieri mattina, un uomo ha minacciato un pretore di bruciargli l'ufficio perché non era riuscito a dargli delle informazioni. E dopo poco tempo gli agenti del posto di polizia lo hanno bloccato sul portone del Palazzo di giustizia: in mano aveva un sacchetto di plastica con una bottiglia di benzina. Carlo Casoni, 40 anni, di San Pietro in Casale (Bologna), impiegato come ausiliario in una Unità sanitaria locale, era in tribunale perché - ha raccontato voleva cercare di risolvere la questione di un pignoramento. Non sapeva bene a chi rivolgersi, così è andato in vari uffici, ha parlato con impiegati e pretori, ma nessuno è riuscito a dargli una risposta. Roberta Castellano

Persone citate: Benini, Carlo Casoni, Francesco Benini, Giorgio Veggetti, Giuseppe Russo, Roberta Castellano

Luoghi citati: Bologna, Brisighella, Forlì, Ravenna, San Pietro In Casale