Muore per ridursi il seno

Messina, colpita da un infarto. Inquisiti medico e anestesisti Messina, colpita da un infarto. Inquisiti medico e anestesisti Muore per ridursi il seno A 20 anni, stroncata durante l'intervento MESSINA. Tiziana Amato, 20 anni, di Messina, è morta per arresto cardiaco a conclusione di un intervento riduttivo al seno eseguito dall'equipe del professor Mario Misiti presso il centro tumori della città dello Stretto. «Era il terzo intervento subito dalla ragazza affetta da gigantomastia bilaterale al seno - ha detto il professor Misiti -, una prima volta era stata operata nel febbraio 1992 e una seconda volta nell'aprile dello stesso anno. In questo terzo intervento, mentre si stavano completando le ultime suture della ferita, c'è stato un arresto cardiaco e a nulla è servito l'intervento dei due anestesisti presenti. Prima dell'intervento erano stati compiuti i controlli sulle condizioni fisiche di Tiziana, che non presentava alcuna sofferenza cardiaca». Il corpo di Tiziana Amato è stato trasportato nell'istituto di medicina legale dell'Università per l'autopsia disposta dalla magistratura, che verrà eseguita oggi. Il magistrato ha anche inviato avvisi di garanzia al chi¬ rurgo, Mario Misiti, ed agli anestesisti Sergio Chillemi e Mario Milici. I familiari della giovane intendono fare intervenire durante l'esame anche un medico di loro fiducia, ed hanno lamentato che poco prima del decesso della giovane era stato loro detto che «tutto si era svolto regolarmente». Misiti ha spiegato di avere riferito ai familiari della ragazza che l'intervento era riuscito, quando aveva concluso la demolizione della parte, ma mentre erano ancora in corso le ultime fasi dell'intervento chirurgico. L'insorgenza cardiaca si è manifestata proprio allora. Il medico ha aggiunto che nei due precedenti interventi ai quali la paziente era stata sottoposta tutto si era svolto regolarmente e non erano stati riscontrati sintomi di sofferenza cardiaca. In relazione allo scopo dell'intervento Misiti ha osservato che era non solo di natura estetica, ma anche preventiva, per evitare l'insorgere di mastopatie frequenti in casi di «gigantismo». La gigantomastia bilaterale del seno è una condizione in cui le mammelle assumono dimensioni realmente fuori della norma e, come tale, è considerata una vera e propria malattia, tanto che in questo caso la riduzione chirurgica del loro volume rientra fra gli interventi assistiti dal Servizio sanitario nazionale. In generale, sia gli interventi di riduzione della gigantomastia, sia quelli di riduzione puramente estetica di mammelle che la paziente giudica di dimensioni eccessive (e che non sono rimborsati dal Servizio sanitario) si effettuano tra i 16 e i 20 anni, a sviluppo compiuto. L'intervento dura 2-3 ore e si compie in anestesia generale. Il chirurgo asporta il grasso mammario in eccesso e fa risalire la mammella nella posizione giusta. Il capezzolo con la ghiandola mammaria non vengono toccati, per cui anche dopo l'intervento la donna può allattare normalmente. Gli interventi di riduzione del volume del seno eseguiti privatamente costano dai cinque ai dieci milioni. [Ansa]

Persone citate: Mario Milici, Mario Misiti, Misiti, Sergio Chillemi

Luoghi citati: Messina