L'europassione dipinta sul bus

Bruxelles mobilita 12 artisti Bruxelles mobilita 12 artisti L'europassione dipinta sul bus BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ore 16,50. Traffico. Andirivieni di folla nei negozi: neri, arabi, europei d'ogni sorta. Alla porta di Namur, sulla circonvallazione che ha da tempo sostituito le antiche mura della capitale belga si ferma un autobus coloratissimo. «Benvenuti a Bruxelles», c'è scritto in italiano. Un omaggio ai nostri concittadini? E' solo la maniera che i belgi hanno scelto per celebrare la loro presidenza di turno della Comunità europea: per sei mesi, fino al 31 dicembre, dodici autobus incroceranno le arterie della capitale d'Europa, portando in giro i colori dei dodici Paesi della Cee, nella libera interpretazione di un artista per ciascuno di essi. Il Belgio, uno dei sei Paesi fondatori della Comunità, ne è uno dei fautori più appassionati. Ed anche in questo modo ha voluto sottolineare il passaggio dall'anno «nero» della Cee (quello marcato dalle presidenze «euroscettiche» di Gran Bretagna e Danimarca), a un nuovo periodo che si vorrebbe di «europassione». La regione di Bruxelles si era imposta tre imperativi: essere originali contenendo i costi, popolari evitando la volgarità, distinti fuggendo l'elitarismo. I dodici artisti europei prescelti hanno avuto un solo limite: usare i colori della propria bandiera nazionale. Gli autobus hanno così cominciato a far mostra di sé in una larga fetta della città, in particolare nel quartiere dove sono concentrate le istituzioni della Cee. Il tema dell'opera viene ripreso anche all'interno, sul tetto. In ciascuno degli autobus c'è un bussolotto che offre ai passeggeri cartoline con una riproduzione del lavoro originale, e un mini-frasario in tre lingue. Ma passiamo agli artisti. Per l'Italia c'è Sandro Chia, osannato dal quotidiano Le Soir come il migliore dei dodici. Interessanti anche i lavori della tedesca Elvira Bach e della portoghese Ilda David. Il francese Ben ha scelto un'estrema semplicità formale, ornando la sua opera con il motto «Non esiste un centro del mondo». Il britannico Glen Baxter, invece, ha evidentemente dimenticato i colori della «Union Jack»: il «suo» autobus è celeste e verde. Gli otto ritratti del belga Octave sono forse l'opera più scarsa (speriamo non ci legga), assieme a quella dell'olandese Kaagman, che non è riuscito a pensare ad altro che ai mulini della sua terra ed alla carta geografica d'Europa. Gli altri sono Arnoldi (Danimarca), Campano (Spagna), Fassianos (Grecia), Godbold (Irlanda) e Raspar (Lussemburgo). Solo un rammarico: gli artisti non hanno fatto che inviare un'opera da usare come «base». Fabio Squillante Il dipinto dell'italiano Sandro Chia per gli autobus di Bruxelles, realizzato con i colori della bandiera nazionale Il tema dell'opera viene ripreso anche sul tetto

Persone citate: Arnoldi, Elvira Bach, Fabio Squillante, Glen Baxter, Ilda David, Sandro Chia