«Donne della mafia redimete i banditi» di R. Cri.

«Donne della mafia redimete i banditi» Palermo, appello della vicecapo di polizia «Donne della mafia redimete i banditi» PALERMO. Maria Teresa Dell'Orco, prima donna ad avere assunto la carica di vicecapo di polizia, ha lanciato, a margine del forum del Siulp sul ruolo femminile nella nuova polizia, un appello alle donne della mafia. «Rivolgo - ha detto - anche a nome del capo della polizia, Vincenzo Parisi, un appello alle donne che sono accanto ai loro uomini, agli inquisiti nell'organizzazione criminale, perché siano loro vicine, li allontanino dal crimine, inducendoli ad uscirne e ad affidarsi alla giustizia, sia essa nei magistrati, nella polizia, nei carabinieri, o nella guardia di finanza, non ha alcuna importanza, e a dire la verità. Avranno naturalmente assistenza, protezione e aiuto, purché dicano la verità e aiutino a costruire per sé e per i loro figli un mondo in cui la paura e la sopraffazione non possano più avere il sopravvento». Il forum ha offerto dati e riflessioni sulla presenza femminile in polizia, ma anche in magistratura, nella politica, e, dall'altra parte, nelle file della ma¬ fia. Lo spunto era il ricordo di Emanuela Loi, perita assieme ad altri quattro colleghi, nell'attentato al giudice Borsellino. Una delle 9521 donne che, a fronte di un organico di circa centomila persone, costituisce oggi il dieci per cento della polizia di Stato. «Le donne entrano in polizia non per il gusto della divisa, ma per la voglia di cambiare, la voglia di giustizia, la voglia di dire basta» ha detto una giovane agente, Gaia Greco, da cinque anni in servizio in un commissariato della provincia di Trapani. Il segretario nazionale del Siulp, Roberto Sgalla, ha reso noti i numeri delle «operatrici» che ogni giorno mettono a repentaglio la vita nella scorta ai personaggi che sono nel mirino della criminalità organizzata. Una decina sono già a Palermo le donne del Nucleo scorte che, complessivamente, impegna 400 agenti; una dozzina su 180 sono le agenti nelle scorte a Roma; dieci su 70 a Milano, quattro in Calabria, e una a Catania. [r. cri.]

Persone citate: Borsellino, Emanuela Loi, Greco, Maria Teresa, Roberto Sgalla, Vincenzo Parisi

Luoghi citati: Calabria, Catania, Milano, Palermo, Roma