'Ndrangheta

'Ndrangheta 'Ndrangheta Il boss preso durante una festa REGGIO CALABRIA. Sulla tavola c'era l'arrosto di carne di capra, le immancabili olive, il formaggio, numerose lattine di birra. Tutto pronto per un banchetto in puro stile aspromontano. E' stata una cena non consumata quella di Antonio Barbaro, detto «U Nigru», capo della 'Ndrangheta di Piatì. I carabinieri lo hanno arrestato, insieme ad altre sette persone, poco prima di andare a tavola, in una capanna in località Piminoro, frazione di Oppido Mamertina. Gli uomini dell'Arma, dopo l'interruzione del banchetto, stanno tentando di accertare se la riunione conviviale fosse soltanto una semplice festa, oppure se la cena fosse l'occasione per decidere qualche azione criminale. Nella tradizione della 'Ndrangheta, infatti, molte importanti decisioni vengono assunte a tavola. I carabinieri di Reggio hanno arrestato «U Nigru» dopo giorni di appostamento nei pressi di una casa abbandonata in cima a una montagna alla periferia di Seminara. Gli altri arrestati, tutti con l'accusa di favoreggiamento personale, sono Rocco Fotia, 42 anni; Domenico Antonio Martino, 43 anni; Bruno Campisi, 32 anni e Giuseppe Borgia di 34, tutti operai della Forestale. Gli altri commensali ammanettati sono invece un bracciante agricolo e due operai: Pasquale Taverna, 35 anni, Vincenzo Timpano, 36 anni, e Giuseppe Demasi di 33. [Agi]

Persone citate: Antonio Barbaro, Bruno Campisi, Domenico Antonio Martino, Giuseppe Borgia, Giuseppe Demasi, Pasquale Taverna, Rocco Fotia, Vincenzo Timpano

Luoghi citati: Oppido Mamertina, Piminoro, Reggio, Reggio Calabria, Seminara