Una passerella per «tardone»

A Parigi è di scena Dior-Ferrè, con la texana Jerry Hall, moglie di Mickjagger, nei panni di Caterina de' Medici A Parigi è di scena Dior-Ferrè, con la texana Jerry Hall, moglie di Mickjagger, nei panni di Caterina de' Medici Una passerella per «tardone» Addio Lolite, ora sfilano le quarantenni PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Lolite da passerella addio. E' il momento delle «old model». Donne vere, alte, robuste, pettorute e rigorosamente mature. Ieri, sulla pedana di Dior-Ferrè, c'era la quarantenne Jerry Hall. La moglie di Mick Jagger ha abbandonato i panni di Maria Antonietta indossati il 14 luglio al cinquantesimo compleanno del marito per incarnare una Caterina de' Medici idealizzata dal sarto italiano. Da parecchio tempo l'indossatrice texana non calcava le scene della moda. Arriva trafelata al Grand Hotel nel primo pomeriggio: completo pantaloni blu, occhiali alla Jackie Kennedy, scarpe basse e catenina alla caviglia. «Sono emozionata e felice. L'ultima volta che ho sfilato per Ferrè era il 1978. Ho accettato di tornare perché sono una buona cliente di Dior e poi, ammetto, mi diverte l'idea». Jerry Hall, attuale professione madre di famiglia, ha pure smesso di disegnare costumi da bagno. Adesso si dedica soltanto alla casa. Ferrè l'ha preferita a tante ninfette. E non è il solo a credere nello charme delle donne con il volto reso più espressivo da qualche ruga. Benedetta Barzini (50 anni), occhi penetranti e profilo greco, ha stregato la platea, radunata sabato scorso per Maurizio Galante. Si dice che anche Versace voglia far fotografare i capi della collezione invernale vestiti da dame tutt'altro che adolescenti. Vedi Evelina Shapira e Marisa de Borbon. E sul fronte della cosmesi, ecco un'altra testimonial d'antan, Lauren Hutton. La protagonista di «American Gigolò» (50 anni) ha appena firmato un contratto miliardario con la Revlon. Con la scomparsa delle «quattordicenni» tramonta il genere anoressico. «Basta. Le silhouettes grissino hanno stufato. Ho scelto indossatrici in carne, come Estelle Halliday (nuora del famoso cantante, ndr) e la romana Simonetta Gianfelici», racconta poco prima della sfilata Gianfranco Ferrè che, tra l'altro, vestirà la non più giovanissima Sylvie Vartan nel suo prossimo film, «L'angelo nero» di Claude Brisseau. Lo stilista pensa alle sue clienti in carne ed ossa, sedute in prima fila. Signore e non ragazzine. Queste applaudono finalmente felici identificandosi, almeno nell'età, con l'altera Jerry Hall. Una donna avara di sorrisi - ma superba nelle toilettes ispirate ai colori di Tiziano - mentre mostra il petto abbondante incorniciato da bustini, capolavori di feltro pressato e laccato. Sembra di essere a corte, in pieno Rinascimento tappezzato di broccati e lavorazioni sontuose. Trionfano gli abiti composti da trecento telini di pizzo incostato e le bluse con maniche rigonfie. Ammaliano broccati e taffetas creati interamente a mano dall'antica tessitura di Caserta: vestiti preziosissimi con gonne sorrette da piccoli panier. Lo sfarzo in chiave moderna prevede anche i famosi tailleurs del creatore. Questa volta senza spalline, arrotondati nella forme, quasi a seguire le curve burrose di chi li indossa. Ovazioni standing accolgono persino i simil «Moncler» in damasco testa di moro, foderati di pelliccia. Un'elegante sconosciuta si avvicina a Ferrè e dice: «Monsier, grazie a nome della Francia. Viva l'Italia». La maison Dior non propone eccentricità assortite, ma vestiti portabili. «C'è una lunga ricerca, la sperimentazione però non è fine a se stessa», confida lo stilista felice di essersi negato alla Rai per lo special in compagnia di Versace e Chanel, previsto il 27 luglio. «No grazie. Detesto quest'abbuffata di moda televisiva. Al pubblico verrà la nausea. Il piccolo schermo annulla ogni magia. Manca la preparazione tecnica», racconta Ferrè che dell'alta sartoria ha il massimo rispetto. Un rispetto per l'abito e per chi l'acquista. Anonimato per le clienti: nel suo registro corrispondono a un numero. Stessa regola dall'americano Oscar de la Renta, neocreatore alla maison Balmain, amatissimo dalle donne.«De la Renta ha ben presenti le esigenze delle signore. Soltanto in una stagione ha già venduto più di cento vestiti d'alta moda alla Parigi bene. Antonella Ama pane UA Uno dei modelli della collezione di Christian Dior disegnata da Gianfranco Ferrè

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