Denuncia lo stupro, convinta dalle amiche
Denuncia lo stupro, convinta dalle amiche «Avevo paura del processo, della pubblicità, delle domande imbarazzanti. Ora voglio andare fino in fondo» Denuncia lo stupro, convinta dalle amiche Roma, ragazza di 18 anni violentata da un coetaneo pregiudicato ROMA. Una ragazza di 18 anni è stata sequestrata e violentata per alcune ore a Roma da un coetaneo. La giovane ha denunciato il fatto domenica alla polizia dopo essersi consigliata con le amiche che l'hanno incoraggiata a non subire. Il colpevole, un pregiudicato, è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile della questura di Roma. «Ho paura del processo, della pubblicità, delle domande imbarazzanti, ma le mie amiche mi hanno convinta: ora sono decisa ad andare fino in fondo». Bruna, minuta, all'apparenza ancora più piccola dei suoi diciotto anni, la ragazzina vittima della violenza ha salutato così domenica sera, negli uffici della questura centrale di Roma, il dirigente della squadra mobile che aveva appena raccolto la sua denuncia e che poche ore più tardi avrebbe arrestato il violentatore, Gianni Granieri, 18 anni anche lui, ma con alle spalle un passato già lungo di ladro d'auto e balordo di periferia. Nella stanza di Andrea Cavacece, funzionario della IV sezione, Paola - così hanno deciso di chiamarla in questura - era arrivata qualche ora prima, accompagnata dalle sue due amiche e dai fratelli più grandi. Prima ancora, dopo un giorno e una notte d'angoscia, la ragazza si era presentata al pronto soccorso dell'ospedale San Giacomo, nel centro storico, dove un medico aveva constatato lo stupro. Lì, per la prima volta, aveva raccontato la sua storia. «Conoscevo di vista quel ragazzo - ha detto -, ci avevano presentato amici comuni; sapevo che si chiamava Gianni, che aveva una grande passione per le auto. Sabato mattina mi ha avvicinato in strada, in centro, dove stavo passeggiando con le amiche. Lui era in macchina, una Golf, mi ha chiesto gentilmente se volevo fare un giro ed io ho accettato, non mi sentivo in pericolo». La passeggiata in automobile è finita davanti ai cancelli di una villetta ai bordi della città. «Gianni è sceso dalla macchina e con una scusa mi ha convinta ad entrare in casa - ha spiegato la ragazza -, poi mi ha offerto da bere e ha cercato di baciarmi. Allora ho capito, mi sono divincolata, ho urlato, ma era troppo tardi». Dopo la violenza, le minacce: «Non parlare - le ha detto - altrimenti sono guai». Poi, forse convinto di farla franca, il giovane ha riaccompagnato la ragazza a casa. Lei, studentessa all'ultimo anno di liceo, non ce l'ha fatta a raccontare subito tutto ai genitori e ai due fratelli più grandi. Ha chiamato le amiche, ha pianto con loro, si è fatta consigliare. Alla fine, la decisione di ri- volgersi alla polizia. Le amiche hanno preso in mano la situazione: hanno spiegato la vicenda ai fratelli di lei poi l'hanno scortata in ospedale e in questura. Gianni è stato arrestato all'alba di ieri; si era barricato nella stessa casa in cui è avvenuta la violenza e che Paola aveva saputo descrivere con molta precisione. «Ha tentato di negare - ha spiegato il fun¬ zionario di polizia - poi ha parzialmente ammesso le sue responsabilità. Temeva una ritorsione dei parenti di lei». Accanto alla casa, gli agenti hanno trovato tre auto rubate. Ora il ragazzo è in carcere a disposizione del magistrato, Diana De Martino. E' accusato di sequestro di persona, violenza carnale e ricettazione di auto rubate. [Ansa] L'uomo l'aveva minacciata «Non parlare o sono guai» Gianni Granieri, 18 anni, arrestato per violenza carnale
Persone citate: Andrea Cavacece, Bruna, Diana De Martino, Gianni Granieri
Luoghi citati: Roma
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