Attenti a quei trenta di R. Cri.

Attenti q quei trenta Attenti q quei trenta Dall'Inghilterra la bit parade degli uomini più pericolosi Per gli inglesi sono i «trenta uomini più pericolosi della terra». Poi Pot e Totò Riina, Aidid e Mate Boban, Ismail Khan e Pablo Escobar, ecco i nuovi signori della guerra. Il Telegraph Magazine li ha raccolti insieme, come in uno schedario: «Comandano tutti con le armi. Alcuni si ritengono dei salvatori delle loro nazioni, altri sono veri e propri gangster, malvagi e opportunisti. Sono i nemici pubblici dei loro governi, e un pericolo per la comunità internazionale». Alla fine, ne esce magari un elenco un po' ardito che mette insieme idealisti, combattenti politici e malavitosi. Si comincia con Mohammed Farah Aidid, capo somalo, «generale, ex ambasciatore della Somalia in India». Segue Arkan, il nome di battaglia di Zeljko Raznjatovich, ex pasticciere diventato il più famoso comandante miliziano serbo, sospetto criminale di guerra per gli Usa. E, subito dopo, ecco Masoud Barzani, leader del partito democratico Curdo, difensore del suo popolo, nemico di Saddam. Mate Boban, capo dei croati della Bosnia. Alfonso Dhlakama, presidente e leader di Renamo, in Mozambico. Abdul Rashid Dostam, comandante delle milizie uzbeke a Mazar-i-Sharif, in Afghanistan. Dzokhar Dudayev, capo di una fazione in Cecinia che vuole la secessione dalla Russia. Pablo Escobar, il re della cocaina, da Madellin, Colombia. Abimael Guzman, leader dei terroristi di Sendero Luminoso, in Perù, ora nel carcere di El Fronton. Harry Gwala, dell'African National Congress, alla testa della fazione più dura dell'Ano. Gulbuddin Hekmatyar, capo del partito islamico dell'Afghanistan. Omar Ahmed Jess, colonnello dell'esercito, alla testa delle sue truppe nel Sud della Somalia. Ismail Khan, ex ufficiale dell'esercito, leader dei Mujahideen, in Afghanistan. Khun Sa, grande trafficante di eroina: si nasconde ai confini con la Thailandia, protetto da un esercito di 8000 soldati ben armati. L'elenco continua con un altro capo della guerra somala, Ali Mandi Mohammed. Segue Clarence Makwetu, presidente del Pan Africanist Congress, in Sud Africa. Ahmed Shah Massoud, comandante della Jamiat-i-Islami, il principale partito afgano. Major Mauser, ufficiale dell'esercito serbo in Bosnia. Kevin Mckenna, leader dell'Ira, Ratko Mladic, comandante dei serbi in Bosnia. Il generale Morgan, genero di Siad Barre, comanda un gruppo di fazioni somale. David Ntombela, segretario del partito per la Libertà degli Zulù Inkatha, nel Natal, in Sud Africa. Poi Pot, leader dei Khmer rossi, in Cambogia. Totò Riina. Gilberto Rodriguez, boss della coca, colombiano. Jonas Savimbi, generale del suo esercito in Angola. Il leader dei cetnici, Vojislav Seselj, quello dei Caucasi Musa Shanibov, il guerrigliero cambogiano Ta Mok, e il nazista sudafricano Eugene Terre Bianche. Sono i 30 uomini che per gli inglesi fanno paura al mondo. [r. cri.]