Il doppio azzurro vince il primo set, poi si arrende a Woodforde-Woodbridge
Il doppio azzurro vince il primo set, poi si arrende a Woodforde-Woodbridge Il doppio azzurro vince il primo set, poi si arrende a Woodforde-Woodbridge Cane e Nargiso, rissa in campo Paolo sprona Diego, ma alla fine si secca: troppi sbagli E la partita si chiude tra gli insulti dei due compagni A FIRENZE ITALIA 1 AUSTRALIA 2 FIRENZE DAL NOSTRO INVIATO Il corno rosso appeso alla bandiera tricolore, sotto la tribuna dei fedelissimi, non ha sortito gli effetti sperati. Del resto, per togliere il malocchio a Diego Nargiso, chiamiamolo così, ieri ci voleva come minimo un Tir di amuleti portafortuna, ma che diciamo, un vagone. Il nostro eroe ne ha combinate di tutti i colori e così gli australiani, bontà azzurra, si sono spesso trovati a giocare in tre contro uno. Un regalo insperato e gradito, dato che i due Woodies, solitamente impeccabili, non ci sono sembrati nel loro momento di grazia. Woodforde il rosso, in effetti, forse invidioso di Nargiso, ha fatto a gara con lui negli errori. Una bella lotta, ma alla fine ha vinto il napoletano che sul match point, degna conclusione, ha sparato un rovescio in tribuna ringraziando a suo modo i tifosi che con infinita pazienza lo avevano perdonato e incitato. Il povero Cane, in questa sfida impari, ci ha rimesso i polmoni e anche i nervi, di per sé già piuttosto fragili. Nel terzo set, quando il vento ha preso a girare a favore degli australiani, Paolo non ne ha potuto più delle bizzarre pensate del compagno e dopo gli incoraggiamenti dell'inizio, così simili a quelli di un fratello maggiore, forza Diego, coraggio, ha preso a coprire lo sciagurato di male parole. I due si sono insultati a vicenda, specie nel quarto set, con la resa vicina, gli australiani ridevano perché capivano che i nostri erano alla frutta. Vai a rete, invece di stare qui a darmi fastidio alle palle, urlava Cane. Non è possibile giocare con un compagno così, rispondeva Nargiso usando un linguaggio più realistico. Insomma un bel teatrino. Un esempio da indicare ai giovani che vogliono apprendere i valori profondi del tennis. Si capisce che Cane, in fon¬ do, non aveva tutti i torti a lamentarsi, se vediamo la faccenda con i suoi occhi. Lui ha tenuto a galla la barchetta azzurra, soffiando di continuo nelle vele, mentre il compagno faceva di tutto per mandarla a fondo. E c'è anche riuscito, infine, dopo due set assai equilibrati e combattuti, durati in totale due ore e un quarto e conclusi al tie break. A forza di soffiare, anche Cane ha ceduto alla distanza. Una piccola soddisfazione in ogni caso se l'è tolta. Il presidente Galgani, un paio di settimane fa, aveva detto che Paolo è ormai un ex tennista: va bene, ognuno ha le sue opinioni, ma allora come dovrebbe definire il Nargiso che si è esibito ieri sulla terra rossa del suo amato circolo? Woodbridge e Woodforde, che attualmente sono la coppia migliore del mondo, hanno per la verità un poco deluso le attese di quanti, al di là del tifo, speravano di assistere ad una lezione di doppio. La terra non fa per loro, è evidente, il gioco al volo risulta meno incisivo e i Woodies hanno corso un bel rischio. Sul 5-4 della seconda partita, poi vinta al tie break, gli australiani hanno annullato una palla set con un ace di Woodforde, per uscire poi alla distanza mentre gli azzurri si mandavano bellamente a quel paese. Il risultato di tutto quanto, in soldoni, è che adesso i nostri baldi eroi per far fuori i canguri, impresa difficile ma non impossibile, devono vincere entrambi gli incontri in programma oggi, inizio ore 15, un orario pensato e voluto da qualche spirito bizzarro visto che la doppia sfida, come ammoniscono i precedenti di venerdì, può finire alle calende greche. L'onore di aprire le danze, per quel che ci riguarda, toccherà a Furlan che incrocerà la racchetta con Woodforde. I due numeri 1, almeno così di- cono le classifiche. Renzo può vincere, e per due buone ragioni: deve far scordare l'esordio infelice in Coppa Davis e affronta un giocatore che ci sembra stanco e insicuro sulla terra. In tal caso il peso dell'intera sfida cadrebbe sulle spalle di Pescosolido contro Fromberg. Stefano ha già cavato una volta le castagne dal fuoco (con questo caldo) al buon Panatta, rimettendo le cose in parità dopo la prima giornata, e potrebbe diventare il grande protagonista di questo torrido weekend fiorentino. Pesco contro Woodforde, venerdì sera, è stato bravo e furbo, regolare, paziente, capace di sfruttare gli errori altrui. Insomma tutto il contrario del Nargiso di ieri: il che, siamo onesti, ci sembra una buona garanzia. Carlo Coscia Risultato doppio: Woodbridge/Woodforde-Nargiso/Canè 6-7 (6-8), 7-6 (7-5), 6-2, 6-3. i co ito dì si 5, nn7annti Nargiso-Canè brutta figura in Coppa Davis
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