Guerra ai «nemici» della frutta E' un passero il nuovo alleato

La lotta integrata si affida con successo ai «nidi artificiali» La lotta integrata si affida con successo ai «nidi artificiali» Guerra ai «nemici» della frutta . . . • i* E' uii passero il nuovo allealo NATURALI IL passero, il codirosso, la cinciallegra, 1' upupa tornano ad essere, come un tempo, gli «amici» degli agricoltori. E, soprattutto, gli agricoltori sono tornati ad essere gli amici di questi utilissimi uccelli. Questa rinnovata amicizia risale a qualche anno fa, quando estendendosi il concetto di agricoltura «pulita» - si pensò di tornare all'antico e di utilizzare alcune specie di uccelli contro i parassiti delle piante. Infatti esiste un'altra valida alternativa all'uso degli antiparassitari nei frutteti e nelle vigne: sono i nidi artificiali per ospitare gli uccelli che si nutrono di insetti. Come afferma Sergio Abram, consulente faunistico di Faedo (Trento), i nidi artificiali sono economici, efficaci e di facile manutenzione. E assicurano al frutticoitore prodotti redditizi, di alta qualità, che per il consumatore rappresentano un prodotto sano ed ecologicamente sicuro. Le regioni all'avanguardia in questo tipo di agricoltura «pulita» sono il Trentino-Alto Adige, l'Emilia-Romagna e il Piemonte. «La sperimentazione è stata lunga e accurata - spiega il direttore dell'Associazione produttori ortofrutticoli piemontesi Giovanni Laratore perché c'erano alcune condizioni da verificare». Bisognava infatti studiare come reintrodurre i piccoli volatili insettivori nei frutteti, dove i siti naturali si son rarefatti a causa dell'estrema semplificazione dell'ambiente (non ci sono più siepi, arbusti, ecc.). Poi - spiega il tecnico Graziano Vittone - si doveva anche verificare la possibilità di sopravvivenza di questi volatili, sensibili all'inquinamento ambientale, in modo da fornire una concreta dimostrazione che essi potevano vivere nel frutteto. Infine bisognava valutare il grado di apporto, fornito dagli insettivori nella lotta ad acuni parassiti, i quali rappresentano la loro principale fonte di alimentazione. Verificate le condizioni, si è passati ad installare i nidi artificiali, che devono essere collocati a non meno di due metri da terra, con una densità di cinque nidi per ettaro sui vigneti e di dieci nei frutteti. Così - spiega Gian Lorenzo Calzoni, ricercatore di Biologia evoluzionistica all'Università di Bologna - si crea la «disponibilità ricettiva» per almeno una coppia di Cinciarella, una o due coppie di Cinciallegra, una coppia di Torcicollo, una o due coppie di Codirosso, almeno tre coppie di Passeri mattugi e una coppia di Upupe o Pigliamosche. Sergio Abram ha fatto diverse prove in Emilia-Romagna sulla presenza nelle colture di uccelli a seguito dell'introduzione di nidi artificiali. I risultati sono stati molto significativi, soprattutto per le specie Cinciallegra, Cinciarella, Upupa e Passeri. Anche l'Asprofrut con il Centro di assistenza tecnica di Saluzzo (Cata) ha voluto verificare la rispondenza che tale iniziativa poteva trovare in Piemonte. «Abbiamo collocato l'anno scorso seicento nidi - dice Giovanni Laratore - interessando una superficie di oltre cinquanta ettari. Sono stati immessi anche nidi per pipistrelli, perché sono degli ottimi predatori di falene ed altri insetti notturni». Buoni i risultati. Su 453 nidi sotto controllo, 96 sono stati utilizzati per la riproduzione, 237 sono stati «visitati», 120 sono rimasti vuoti e 329 sono stati sia «visitati» che utilizzati per riprodursi. I pipistrelli invece hanno abitato 34 nidi su 80. «Quindi - aggiunge Laratore una buona accettazione da parte delle diverse specie, sia stanziali sia di migratori». «Quest'anno spiega il tecnico Vittone - prevediamo un ampliamento del territorio a tutte le principali specie frutticole del Cuneese: piazzeremo 2000 nidi su una superficie di 400 ettari». Anche i tecnici del Trentino-Alto Adige sono soddisfatti di questo tipo di lotta antiparassitaria pulita. Fanno osservare che la reintroduzione dei nidi nelle colture serve anche alla ricostituzione di un elemento importante della catena alimentare, che permette di tenere sotto controllo le malattie in modo naturale e in armonia con l'ambiente, evitando i danni provocati dai prodotti chimici. «E' in sostanza un investimento sicuro - osserva il direttore della Confagricoltura piemontese Mariagrazia Calzoni - e a lungo termine, che non richiede grande impegno, né economico né lavorativo». E sottolinea un altro aspetto del problema: riuscire a coniugare tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale con una produzione di alta qualità. Gianni Stornello Anche le cinciallegre possono essere utilizzate nei frutteti per sconfiggere i parassiti

Persone citate: Gian Lorenzo Calzoni, Gianni Stornello, Giovanni Laratore, Graziano Vittone, Laratore, Passeri, Sergio Abram, Vittone

Luoghi citati: Emilia, Piemonte, Romagna