L'ultimo giallo dello zar

Uno storico britannico: Tatiana fuggì in aereo e sposò un ufficiale degli ussari Uno storico britannico: Tatiana fuggì in aereo e sposò un ufficiale degli ussari L'ultimo giallo dello zar La figlia fu salvata dagli inglesi? EKATERINBURG LE VERITÀ' SULLA STRAGE LONDRA NOSTRO SERVIZIO Tatiana scampò al macello. Gli inglesi la scaraventarono a bordo di un aeroplano nei pressi di Ekaterinburg e la trassero in salvo. Ma i servizi segreti di Sua Maestà Giorgio V mancarono il vero obiettivo del blitz: la liberazione dell'intera famiglia Romanov. La seconda figlia dello zar riparò in Gran Bretagna, sposò un ufficiale degli ussari e morì nel 1926 a Lydd, oscuro paesino del Kent, per i postumi dei traumi ossei riportati durante la fuga. Sopravvisse anche la sorella minore Anastasia, riuscita a scappare per conto suo. E' la tesi spericolata sostenuta dallo storico Michael Occleshaw in un libro che Chapmans pubblicherà a Londra tra un paio di settimane. Assicura lo studioso: «Ho trovato la tomba di Tatiana». Intorno a Ekaterinburg si addensano ancora dubbi e rabbie. Ieri, nel settantacinquesimo anniversario della strage il patriarca Alexeij ha chiesto la riapertura ufficiale dell'inchiesta: «Il peccato di regicidio grava ancora su questa nazione indifferente». La sparizione di Tatiana mise il fiato sul collo ai bolscevichi: li persuase che i Romanov andavano eliminati, e in fretta. Erano i primi giorni di luglio del 1918. Occleshaw prende per buono un passo del diario del colonnello Richard Meinertzhagen, alto ufficiale dell'Intelligence britannica: «Il primo del mese, una delle figlie di Nicola fu letteralmente buttata dentro l'aereo e trasportata in Inghilterra, dove si trova tuttora. Non posso fornire dettagli perché sarebbe pericoloso». La rivelazione di Meinertzhagen, personaggio screditato da molti come mitomane, sarebbe corroborata dalla testimonianza di alcuni alti papaveri dei servizi segreti. Thomas Preston, console britannico a Ekaterinburg all'epoca della strage e coinvolto fino al collo nell'attività controrivoluzionaria, venne prelevato dai bolscevichi la mattina del 17 luglio e condotto a vedere i cadaveri della famiglia reale, in qualità di «testimone dell'Occidente». Constatò che mancavano i corpi di Tatiana e Anastasia, ma lo confidò soltanto alla moglie. Da Londra aveva infatti ricevuto l'ordine di dire: «Li hanno ammazzati tutti». Accusa Occleshaw: «I Windsor hanno sempre impedito che si facesse luce sul caso, perché hanno sempre detto che la famiglia imperiale era stata sterminata e temevano che la storia li mettesse in grave imbarazzo». Ecco perché ha intitolato il suo libro «The Romanov conspiracies». Anche la figlia minore dello zar sfuggì dunque al massacro? Il maggiore Stephen Alley sovrintendeva le attività dell'intelligence nella regione. Svela la consorte: «Sapeva che due sorelle erano scampate alla morte». L'operazione di salvataggio fu voluta dallo stesso re d'Inghilterra, al quale stavano a cuore le sorti dei parenti Romanov. «Ipotizzo che Anastasia sia scappata - ci spiega l'autore - mentre la sorella maggiore fu liberata». La conferma verrebbe nientemeno che da uno dei presunti carnefici dello zar, Georgi Biron, il quale rivelò che Tatiana «era fuggita con un ufficiale dell'Armata Rossa». Le circostanze della fuga appartengo¬ no al regno delle congetture. Ma 10 storico ritiene possibile che «la granduchessa abbia raggiunto Vladivostok con la Transiberiana, allora in mano ai bianchi». Di qui sarebbe passata in Canada, via Giappone. Il resto è roba da Rocambole. Tatiana potrebbe essere stata imbarcata sulla nave canadese «Corsican» sotto il nome di Marguerite Lindsay, 22 anni, massaggiatrice. La cabina attigua era occupata nientemeno che dalla moglie di Meinertzhagen. Nessuna donna con quel nome è mai esistita in Inghilterra e colonie. Riapparve sotto le improbabili spoglie di una certa Larissa Feodorovna Haouk, danzatrice del ventre rimorchiata a Costantinopoh dall'ufficiale degli Ussari Owen Tudor, costretto a lasciare 11 reggimento per sposarla: «Una montatura - commenta l'autore . Tant'è vero che vi fu riammesso subito dopo la morte della moglie. Si conobbero forse a casa dello zio di lui, l'ammiraglio Tudor che l'aveva aiutata a fuggire». Agli scettici lo storico replica: nessuna Larissa Haouk ha mai varcato le frontiere britanniche. E Feodorovna era il patronimico della zarina Alessandra. Il matrimonio fu celebrato in gran segreto nel '23 e la coppia si trasferì a Lydd. Due donne dicono di avere riconosciuto Larissa Tudor nelle fotografie di Tatiana mostrate loro da Occleshaw. La donna morì per l'effetto congiunto della tubercolosi e della «spondilite spinale». «Conseguenza delle contusioni riportate nella fuga - sostiene lo storico -. E ogni 10 di giugno, data del compleanno di Tatiana, il marito continuò a portare fiori sulla sua tomba». Maria Chiara Bonazzi «Morì nel '26 di tubercolosi Ho scoperto anche dove è sepolta» Tatiana in una foto di quand'era bambina A sinistra la famiglia imperiale e a destra lo zar ■Hill Manifestazione di nostalgici zaristi a Ekaterinburg dove venne sterminata la famiglia imperiale russa

Luoghi citati: Canada, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra