Badaloni & C: Mentana al Tg1? Il figliol prodigo non tornerà di Maria CorbiEnrico Mentana

Badaloni & C: Mentana al Tgl? Il figlio! prodigo non tornerà Badaloni & C: Mentana al Tgl? Il figlio! prodigo non tornerà ROMA. E la «trincea» del Tgl, il primo telegiornale di Stato a cadere sotto la scure della «delottizzazione»? Già, come reagisce la redazione di quella che fu la «Pravda» del passato regime al vento nuovo dei cinque saggi e del governatore Demattè che l'ha decapitata del direttore? Diciamo la verità: nel sabato estivo di calura romana, l'aria di «guerra», di «tempesta», di «rivoluzione» che lasciano intuire le lunghe dichiarazioni alle agenzie, dietro i muri della cittadella televisiva di Saxa Rubra, si raffredda nella chiacchiera, tutta democristiana, dei giornalisti che preparano l'edizione del tg. Nella grande stanza asettica della mensa Rai ci sono Piero Badaloni, il conduttore dal look inglese del telegiornale della sera, insieme a Paolo Giani, anche lui in video, Paolo Giumella, capo dei servizi speciali, e Ennio Remondino, l'autore della famosa inchiesta sul caso «Cia - Brenneke» che costò la testa al direttore Nuccio Fava. Tra un piatto di pasta e uno di formaggio commentano le dimissioni di Longhi e tracciano l'identikit del successore. «Che innanzitutto dovrà continuare nell'opera di traghettare il Tg 1 fuori dai vecchi schemi della lottizzazione». Di questo si discute e ci si interroga alla tavola dei quattro del Tg 1 tutti schierati con quella parte della redazione che ha fatto la rivolta e ha decapitato la direzione Vespa. Difficile fare previsioni sul nome che uscirà dal cappello del prossimo direttore generale. Meno complicato dire chi non lo farà. Un gioco in cui si cimentano Badaloni e co. sorseggiando il caffè e escludendo subito il nome di Enrico Mentana, una delle ipotesi probabili se sulla poltrona che è stata finora di Pasquarelli sedesse Emmanuele Milano. A casa il figliol prodigo non tornerà: «Impossibi¬ le», commenta Badaloni. «Bisogna fare i conti con chi nel servizio pubblico ha continuato a crederci». Chi insomma non si è lasciato lusingare dalle offerte della Fininvest e ha stretto i ranghi intorno a mamma Rai. No alla candidatura dell'enfant prodige del giornalismo tv italiano lo dice anche Ennio Remondino, che conosce Mentana da quando era un praticante. «La carriera di Mentana è stata quella della vecchia direzione Rai. La sua venuta non rappresenterebbe il nuovo». Ma nella vicina palazzina a vetri neri in stile futuristico c'è anche chi, assicura qualcuno, a Mentana in queste ore di passione ha telefonato per dargli un eventuale benvenuto. Il capo delle news del biscione non se la prende più di tanto per le parole dei suoi ex colleghi Rai: «E' solo una parte della redazione. Comunque voglio tranquillizzare chi teme una mia nomina: non è la mia partita». Questa volta è complicato mettere le croci sulla scheda per il toto-direttori. «E' comunque inutile - spiega Giumella - nominare il nuovo direttore prima che sia pronto un piano editoriale. Quasi sicuramente non rimarranno tre tg. E allora che senso ha nominare delle persone per eliminarne una? E soprattutto prima di avere definito quale taglio dare all'informazione delle nuove testate?». Le ultime parole prima di passare dall'aria condizionata del bar agli stradoni da mezzogiorno di fuoco, sono ancora per il futuro direttore. Ennio Remondino è l'unico dei commensali del Tgl che preferisce una candidatura ester¬ na al Tgl: «Un modo per spazzare via più in fretta il vecchio». Ma il problema non è solo nella direzione, è anche nei quadri intermedi. «Via via che si susseguivano i direttori si sedimentavano nell'organigramma le cariche», spiega Badaloni. «Siamo arrivati all'assurdo - aggiunge Remondino - che ci sono più capi che redattori ordinari. Bisognerebbe azzerare tutti gli incarichi e ricominciare da zero. Una vera rivoluzione non può partire da oggi ma deve riguardare anche il passato, quando le nomine venivano fatte seguendo i criteri della lottizzazione e non del merito». Maria Corbi Da sinistra Emmanuele Milano direttore di Tele Montecarlo ed Enrico Mentana direttore del Tg5

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