Niente satira su sinistra e soldi di C. A.

Niente satira su sinistra e soldi Alla festa di Cuore dibattito sulle «tangenti rosse» e sul caso Greganti Niente satira su sinistra e soldi Pausa: «Coinvolto il pei», D'Alema: «Non è vero» IMOLA DAL NOSTRO INVIATO Nuova puntata della telenovela dialettica fra Massimo D'Alema, capogruppo alla Camera del pds, e Giampaolo Pansa, condirettore dell'Espresso, l'altra sera alla Festa di Cuore. Tema: «La sinistra e i soldi». Più volte D'Alema ha ripetuto con orgoglio che il pds con Tangentopoli non c'entra nulla: «Nessun imprenditore, salvo il signor Panzavolta del Gruppo Fcrruzzi, ò andato dai giudici a dire: "Ho dato soldi al pds". Certi magistrati hanno letto troppi libri gialli. L'anticomunismo è sopravvissuto al pei». «Sei straordinariamente spudorato - gli ha replicato Pansa -. Non c'è solo Panzavolta. Ci sono storie piene di conti svizzeri. C'è Papi della Cogefar-Fiat. C'è Vesuviopoli, con consiglieri del pds arrestati». Certo, il pds non ha frequentato il cosiddetto Cir¬ cuito A delle tangenti massime, ma il Circuito B sì. Finiti i rubli sovietici, bisognava trovar soldi in altro modo; ed entra in scena Greganti: «Un compagno con la valigia, una formica operosa che lavorava per la cassa del partito non in una struttura clandestina ma organica al partito, un lavoro di cui il vertice non sapeva nulla. "Possibile che nel pds ci siano due treni indipendenti, uno politico e uno amministrativo?" ho chiesto a Greganti. "E' possibile", mi ha risposto». Pansa fa il suo ritratto di Greganti. Gli ha parlato a lungo. «E' rosso dalla testa ai piedi, è politico integrale. "Il pds ha fatto bene a tirar su una paratia stagna tra me e il partito - mi ha detto -. Il mio silenzio non esiste: a San Vittore ho parlato, solo che i giudici non mi credevano". Io insisto: Occhetto deve mettere in tavola tutte le carte sulle vicende passate». Impennata di D'Alema: «Tu mi hai definito "sughero galleggiante che non va alla scuola del riformismo lombardo di Corbani". Non ci sono e non ci siamo andati, abbiamo fatto i colonnelli berlingueriani e abbiamo difeso l'onore del nostro partito. I soldi di Papi? Mediazione fra imprese, non tangente». Pansa chiude la partita: «Il nostro duello non porta da nessuna parte. E' un dialogo tra sordi. Tu dici: c'era un pozzo nero e noi eravamo fuori. Io dico; è vero, ma accanto c'era un pozzetto nero e voi eravate dentro. D'Alema dice: il vertice comunque non sapeva. Io dico: questo è grave. D'Alema: ma gli elettori ci hanno creduto. Ed io: nelle due città di crisi più forte, Milano e Torino, il 20 giugno il pds ha preso un bagno tremendo... Bisogna discutere senza enfasi, caro D'Alema. Il pds deve ancora dire tutto con chiarezza», [c. a.]

Luoghi citati: Imola, Milano, Torino