Presentato Osio, prologo al Toro-day di Angelo Caroli

L'ex parmense è tornato nella società granata, che lo fece debuttare in A nove anni fa L'ex parmense è tornato nella società granata, che lo fece debuttare in A nove anni fa Presentato Oslo, prologo al Toro-day «Lotteremo sino in fondo su 3 fronti» TORINO. Febbraio '84: al sole gelido del Filadelfia viene esposto un altro fiocco azzurro. E' nato Marco Osio. I tifosi se lo coccolano come un cucciolo. Ha appena 18 anni, ha debuttato in A contro l'Avellino (4-2). Cresce al Filadelfia, seguono due stagioni di black out, poi gioca ancora cinque volte in A. I programmi del Toro si dividono però dalle sue ambizioni, è già tempo di emigrare: Empoli e poi Parma, dove resiste sei stagioni per diventare un pupillo, «sindaco» come è stato ribattezzato. Ieri mattina in sede: Marco sorride sotto la tempesta di flash e lo sguardo tenero di Federica, la sua donna. L'espressione del volto tradisce emozione, ma non è timidezza, forse tensione. Non è difficile intuire quale peso abbia avuto l'origine sulla sua crescita calcistica. Uscito dal Filadelfia dalla porta secondaria, vi rientra da quella principale. Innanzitutto ci sono i ricordi, e lo caricano di responsabilità («Da Pecci, Zaccarelli, Pulici e Graziani ho imparato tante cose, come lavorare seriamente e con umiltà», dice chinando il capo), e c'è il paterno incitamento del presidente Goveani («Marco è un po' l'immagine del Toro che nasce con una filosofia dalle tre prospettive: dinamismo, correttezza e coerenza. Osio è un ragazzo del Filadelfia, sarà un esempio per i giovani»). Marco sorride, è confuso. Abituato alla tranquillità della provincia, fiuta subito ma senza disagio (semmai con imbarazzo) l'aria metropolitana, le esigenze dei tifosi e della società (tutte legittime), perciò spiega: «Sono felice di questo ritorno, spero di dare molto alla squadra, lotterò con i compagni in tre direzioni, campionato, coppa Italia e delle Coppe, cercando di arrivare il più alto possibile. Tutto senza obiettivi precisi, così si dribblano le delusioni». Singolare destino quello di Osio in campo internazionale. Ha conquistato la Coppa Italia due stagioni fa, l'ha sublimata con il trofeo di Wembley. In Italia, l'eredità del Parma è stata raccolta dal Torino, e sulla maglia granata ritrova il cerchio di raso tricolore. Nessun rimpianto, anzi: «Il Torino ha fatto grossi sacrifici per allestire una squadra competitiva, ci è riuscita, ora dipenderà da noi». Una pausa e subito riprende a parlare, ascoltato in religioso silenzio dallo stato maggiore granata (Goveani, Randazzo, Zaccarelli Pinacci e Chiuminatto, più il suo procuratore Beppe Bonetto). Marco spiega perfino la «strana stagione '92-93. Attorno a un equivoco con Scala è stato costruito un romanzo: dovevo andare all'Inter e Scala mi ha trattenuto. Abbiamo chiarito tutto. Poi mi sono fatto male, ma la conclusione della stagione, compresi i due gol alla Juventus, parlano abbastanza chiaro». E ora? Lei sa che il pubblico pretende in rapporto all'affetto che dà alla squadra? Una partita doppia, fatta di dare e avere. «Appunto - prosegue -, devono stare tranquilli e farci lavorare». Goveani approva e coglie l'occasione per rivolgere un invito al pubblico: «Anch'io voglio essere giudicato alla fine. Credo di aver fatto bene finora. Ora aspetto che i tifosi si attivino per incrementare la campagna abbonamenti». Osio riprende per la raffica conclusiva: «Il mio ruolo non è un problema per Mondonico, sono nato mezzapunta e andrò avanti così. Non dite però che sarò il leader, il gruppo deve andare avanti senza capi. Lo scudetto? L'Inter ha comperato meglio di tutti, poi ci sono Milan e Parma». Ieri a Torino è sbarcato anche Jarni. Si è dichiarato «soddisfatto per essere rientrato, grazie al Toro, nel grande calcio. Il mio sogno è fare l'attaccante, ma come è possibile con Francescoli e Aguilera?». Angelo Caroli Marco Osio (nella foto insieme con la fidanzata Federica) è stato presentato dal club granata Anche Jarni è giunto ieri a Torino; il croato si è detto «felice di essere ritornato nel grande calcio»