Dirigenti del pri sentiti in procura

Troppi incarichi a un architetto Troppi incarichi a un architetto Dirigenti del pri sentiti in procura Il vertice del partito dell'Edera di Ivrea è stato convocato a Palazzo Giusiana dal procuratore Bruno Tinti, il magistrato che conduce le indagini sulla Tangentopoli eporediese. Nell'ufficio di Tinti sono entrati Giampiero Garelli, assessore all'Urbanistica, e Salvatore Zagami, segretario della sezione repubblicana di Ivrea. Oggetto dei colloqui sarebbe stato l'architetto Giuseppe Garino, professionista che nell'arco di pochi anni aveva ottenuto una serie di importanti incarichi di progettazione da parte del Comune, ed ora contestato dalla stessa amministrazione civica. Sarebbe stato proprio il pri ad esercitare pressioni per l'affidamento dei lavori a Garino; questo, almeno, è quanto avevano lasciato intendere il consigliere della Lista Civica, Fernando Pivato in un'interpellanza-presenta alcune settimane fa, e l'ex assessore del pds, Gianfranco Eddone, che aveva indicato nel repubblicano Giorgio Szemere lo «sponsor» di Garino per il restauro del Teatro Giacosa. «Non ci fu alcuna pressione si difende Zagami -. Dieci anni fa, Garino si era appena laureato, non era un nome conosciuto. Nessuno, però, lo agevolò per ottenere incarichi». Ma è proprio questa rapida ascesa di un «architetto sconosciuto» ad avere alimentato i sospetti. Nega ogni influenza dell'Edera anche l'assessore Giampiero Garelli: a lui, indipendente del pri e responsabile del settore edilizio, Garino sarebbe stato imposto per il progetto di recupero dell'area ex Montefibre. «Tutto falso - afferma Garelli -, Nessuno fece pressioni sui nomi dei progettisti. Con la magistratura ho già chiarito ogni cosa». Ma i dubbi sul piano particolareggiato numero 3, quello che riguarda, appunto, l'area dell'ex Montefibre, sono ancora molti. Li hanno sollevati i Verdi che vorrebbero l'istituzione di una commissione d'inchiesta. «Nessuno dei tre progettisti - afferma la capogruppo Daniela Broglio è rimasto in carica: Rodda è morto, Garino si è dimesso e Maga è in carcere con l'accusa di concussione. Inoltre non risultano ancora disponibili i fondi dei "Mondiali '90", per la costruzione del Palasport. Forse è il caso di riconsiderare urgentemente tutto il progetto». Forti sospetti, inoltre, anche sul capannone che dovrà ospitare il «Meeting point», costruito in modo difforme dalla concessione edilizia. «La pratica di condono - dice ancora la Broglio - venne accettata, nonostante in un primo tempo, sia l'Ufficio Tecnico, sia la Commissione edilizia avessero dato parere contrario». Per l'assessore Garelli, però, tutto si è svolto regolarmente: «Che si trattasse di un edificio condonato, risulta anche dall'atto di acquisto. Non abbiamo mai nascosto nulla». Mauro Revello L'assessore Giampiero Garelli nega che sarebbero state fatte pressioni per imporre alcuni professionisti vicini ai repubblicani incaricati di predisporre il progetto del recupero dell'area ex Montefibre (sopra)

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