Aziende a rischio: prima condanna di L. Ga.

Aziende a rischio; prima condanna Inchiesta sulle 34 fabbriche torinesi con produzioni molto pericolose Aziende a rischio; prima condanna Tre mesi all'amministratore della Lampogas Si chiama «legge Seveso» perché è stata varata con l'obiettivo di prevenire i grandi disastri provocati da esplosioni o altri incidenti in aziende con produzioni ad alto rischio: nel territorio di competenza della Procura circondariale di fabbriche o depositi classificati «molto pericolosi» ve ne sono 34. L'elenco parte dalla Lampogas di Settimo Torinese, la prima azienda che il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ha citato in giudizio. Il processo si è chiuso rapidamente ieri con il patteggiamento della pena (3 mesi e 10 giorni) da parte del rappresentante legale della società, Luciano Fuscà. L'amministratore, difeso dall'aw. Tardy, aveva presentato istanza in tal senso già alla prima udienza. Ma il pm l'aveva subordinata alla completa rea¬ lizzazione del programma di prevenzione previsto per la Lampogas. Una volta attuate le misure, la pena per l'imputato è stata concordata fra le parti e ieri il pretore Semeraro ha accolto quella soluzione. La pena è mite - la legge prevede la condanna da 6 mesi a 3 anni - perché Fuscà è incensurato ed ha beneficiato dello sconto di un terzo previsto dal patteggiamento. La sentenza è importante perché è la prima emessa in Italia per violazioni della «legge Seveso», sinora largamente inapplicata, come ha purtroppo dimostrato l'ultimo grande disastro: l'esplosione di inizio giugno all'interno di una vecchia raffineria di Milazzo, costata la morte di sette lavoratori. Alla Lampogas è in funzione un impianto di imbottigliamento di Gpl, una sostanza da trattare con estrema precauzione per il forte rischio dì esplosioni e di irraggiamento termico. Gli amministratori avevano steso il «rapporto di sicurezza» richiesto dalla legge, ma non l'avevano applicato. Nel '92 il dottor Guariniello aveva predisposto un controllo a tappeto delle aziende a rischio ed emersero queste prime violazioni. In particolare, sui serbatoi di Gpl non era stato installato un adeguato sistema di irrorazione con acqua nebulizzata. L'inchiesta ha permesso di individuare molte altre irregolarità e sono prossimi i rinvìi a'giudizio di nuove aziende a rischio. Ma la prevenzione non può essere affidata solo all'azione dei giudici. Deve essere fatta osservare da Regione e ministeri competenti, [al. ga.]

Persone citate: Fuscà, Guariniello, Luciano Fuscà, Raffaele Guariniello, Semeraro, Tardy

Luoghi citati: Italia, Milazzo, Settimo Torinese, Seveso