Quattro «maghi» finiti in carcere

Quattro «maghi» finiti in carcere Per una donna morta di cancro Quattro «maghi» finiti in carcere Promettevano guarigioni immediate da ogni male: dalle cefalee ai tumori. Con l'imposizione delle mani e riti magici dicevano di essere in grado di ridare salute e speranza. Ora sono in carcere, accusati di omicidio colposo, i quattro «maghi» del centro esoterico Kristian di Tavagnasco e Bairo Canavese, Adriana Sassoè Pognetto, 47 anni, il suo convivente Sergio Piastri, 60 anni, il figlio e l'ex marito della «maga» Giovanni e Agostino Miot, rispettivamente di 29 e 56 anni. Con le loro tecniche di guarigione avrebbero, mdirettamente, provocato la morte di una casalinga di Carema, Fernanda Vairetto, che si era rivolta a loro per un nodulo al seno. La vicenda, intrecciata di raggiri e pregiudizi, s'inizia nell'aprile '89, quando Pierino Orlarey un pensionato di Carema si rivolge al centro esoterico Kristian per forti dolori alla vescica. Aveva sentito parlare dei «maghi» di Tavagnasco. Era il periodo in cui Sergio Piastri aveva annunciato la nascita del figlio di Dio. Avrebbe dovuto metterlo al mondo la sua compagna, Adriana, in una notte di metà aprile. Un «miracolo» non avvenuto. La diagnosi dei pranoterapeuti non lasciava spazio a dubbi: è tumore. «Qualcuno le ha fatto il malocchio» hanno spiegato a Pierino Orlarey e alla moglie Fernanda. «Ma può guarire; basta scacciare lo spirito». Anziché medicine e bisturi, per i pranoterapeuti occorrono riti magici sia nella villetta degli Orlarey, nel centro di Carema, sia in una baita di loro proprietà in località Maletto oltre, naturalmente, a tanti massaggi. La cura ha inizio: bastano poche sedute e i dolori, come improvvisamente erano arrivati, se ne vanno. Agli Orlarey non resta che pagare il prezzo di quel «prodigio»: 5 milioni. Qualche mese più tardi Fernanda Vairetto scopre un indurimento al seno. «E' un nodulo; sarebbe meglio operare» le spiega il medico di famiglia. Ma anche questa volta la tentazione di risolvere tutto con qualche candelina accesa per casa, un pendolino e una boccia di vetro è troppo forte. La donna si rivolge al centro Kristian, accetta i riti propiziatori e si sottopone ai massaggi di Adriana Sassoè Pognetto e dei suoi colleghi. I risultati tardano a venire. Anzi, il seno si fa dolente giorno dopo giorno. «E' un effetto del fluido di guaritore - le dicono al centro esoterico Kristian -. Bisogna avere fiducia nelle nostre cure; sarebbe inutile interromperle adesso per andare da un medico». I massaggi terapeutici quotidiani per 4 lunghi mesi servono soltanto a pagare un altro salatissimo conto: 5 milioni. Sconfortata da settimane di inutili cure la donna torna dal medico di famiglia per un consulto. La diagnosi ora è disperata: «Il tumore si è allargato: bisogna intervenire subito chirurgicamente». Ricoverata in ospedale ad Aosta, l'anziana casalinga muore alcuni mesi dopo l'operazione. Una denuncia in pretura a Ivrea fa scattare i primi accertamenti. I giudici interrogano Pierino Orlarey e suo figlio Silvio. Scoprono il calvario di sofferenze della donna, le promesse inutili di Sergio Piastri ed Adriana Sassoè Pognetto e decidono di farli arrestare. Rinchiusi in carcere a Ivrea e Torino, assistiti dai legali Campanale e Napoli, i quattro pranoterapeuti si difendono in modo ostinato: ((Abbiamo la coscienza tranquilla; abbiamo fatto il possibile». Lodovico Poletto Adriana Sassoè Pognetto (a destra) In alto Fernanda Vairetto