Pescosolido rimedia all'emozione di Furlan

Pescosolido rimedia all'emozione di Furiati Fromberg vince il primo match approfittando degli errori del veneto, poi Woodforde cede all'azzurro Pescosolido rimedia all'emozione di Furiati Oggi impresa disperata di Nargiso-Canè contro il duo n. 1 al mondo ITALIA 1 AUSTRALIA 1 FIRENZE DAL NOSTRO INVIATO E' andata di lusso per come era cominciata, cioè con una dolente sconfitta, ma il pareggio ottenuto dall'Italia del tennis contro l'Australia al termine della prima giornata dei quarti di Coppa Davis, a ben vedere, si porta appresso una coda di amarezze e rimpianti. Questi canguri, insomma, sulla terra rossa non sono per niente marziani, come del resto si poteva prevedere, e l'hanno ampiamente dimostrato sul campo delle Cascine di Firenze. Stefano Pescosolido, alle undici della sera, ha piazzato il colpo vincente contro Mark Woodforde dopo quattro set (63,7-5, 5-7, 6-4) pieni di tensioni e a tratti anche di bel gioco, merito soprattutto dell'azzurro che ha felicemente scordato, e fatto scordare, i crampi e la figuraccia di Maceiò. Si capisce che Woodforde, numero 23 delle classifiche mondiali, non ha dimestichezza con la terra, sulla quale si muove con impaccio e fatica, ma la prova di Pescosolido è stata comunque degna di applauso. Peccato che Renzo Furlan, il primo a scendere in campo, abbia sofferto le pene e le ansie dell'esordio. Caricato di responsabilità, costretto a di por¬ tare sulle spalle un peso per lui ancora sconosciuto, il ragazzo delle Pleiadi ha fallito la grande occasione: con un po' di fortuna, o soltanto con una maggior consapevolezza dei limiti altrui, l'Italia poteva essere in vantaggio per 2 a 0, un risultato che avrebbe aperto inaspettate prospettive. Invece Furlan ha fallito. Sulla sua prova è meglio stendere un velo. Anche su quella di Fromberg, se è per questo. I due giovanotti, in evidente stato confusionale, hanno giocato a qualcosa che molto lontanamente assomigliava al tennis. Una noia tremenda, tre ore e mezzo di errori e paure e vittoria dell'australiano per 7-6 (75), 7-6 (7-3), 6-4. A sbagliare di più, purtroppo, è stato il numero 1 azzurro, il quale, giusto per dare un'idea, ha avuto 17 palle break e ne ha sciupate 15. Nel secondo set, al decimo gioco, Fromberg al servizio, 5 a 4 per Furlan, l'azzurro ha avuto sulla racchetta sei palle del set, di cui tre di seguito, e ha sciaguratamente fallito l'obiettivo malgrado quattro doppi falli del tasmaniano, uno spilungone di 190 centimetri che pare sia cresciuto in altezza ma non in cervello, stando almeno alle storie che raccontano sul suo conto i colleghi australiani, del¬ la cui credibilità non abbiamo motivo di dubitare. Nello stesso game, vantaggio per Fromberg, c'è stato anche un piccolo giallo. Il giudice di linea ha dato fuori la seconda battuta dell'australiano e l'arbitro ha giustamente cambiato il giudizio fra le urla del pubbli- SVEZIA LANCIATA I risultati degli altri quarti: Francia-India 1-1. Boetsch (Fra)-R. Krishnan (Ind) 6-3, 6-3, 6-1; L. Paes (Ind)-Leconte (Fra) 6-1, 6-2, 3-6, 6-3. Olanda-Svezia 0-2. Gustafsson (Sve)-Haarhuis (Ola) 5-7, 6-1, 6-2, 6-3; Larsson (Sve)-Krajicek (Ola) 6-3, 6-4, 6-4. Germania-Cecoslovacchia 1-0. Goellner (Gerj-Korda (Cec) 6-4, 6-7 (5-7), 6-1, 7-6 (7-3); Stich (Ger)-Novacek (Cec) 6-3, 3-3, interrotto per oscurità. co fiorentino, che ha incoraggiato senza sosta gli azzurri ma perla verità non ha brillato per correttezza nei confronti degli australiani. Sul 6 a 5, poi, Furlan ha avuto altre due occasioni per vincere il set. Idem come sopra, azzurro sciupone, e al tie break, come già era avvenuto nel primo set, il canguro gigante ha castigato il nostro pallidissimo eroe prima di andare a vincere il terzo set e anche il match in tutta tranquillità, lui che pure aveva avuto, specie all'inizio, momenti di sacro terrore, diciamo così, davanti ad un avversario che forse aveva in realtà più paura di lui. E' andata ccosì, poteva andare meglio. E oggi va di scena il doppio. Sulla carta contro i terribili Woodies, vale a dire Woodbridge e Woodforde, i trionfatori di Wimbledon non dovrebbe esserci trippa per gatti. Loro sono in questo momento la cop¬ pia migliore del mondo, noi, Nargiso e Cane, possiamo solo sperare nella sorpresa, o nell'aiuto della buona sorte. Oppure in una giornata di carestia dei rivali. In Coppa Davis può capitare anche questo. Carlo Coscia Obree, il ciclista scozzese che ieri è andato vicino al record mon diale dell'ora di Moser, non si è lamentato stavolta delle gocce di sudore sugli occhi, come invece aveva fatto dopo un tentativo ufficioso in cui, stando alle misu razioni, aveva centrato l'obietti vo. Insomma, una volta le cose vanno male, una volta bene: la classica goccia scozzese. Pescosolido ha concluso la sua fatica solo alle 23 Con questa vittoria l'azzurro ha cancellato la figuraccia di Maceiò