SPELEOLOGIA

SPELEOLOGIA SPELEOLOGIA Poca ricerca e nessun primato L'avventura di Montalbini in fondo a una grotta LA speleonautica e lo «speleologo» Maurizio Montalbini stanno di nuovo occupando spazio sui mezzi di informazione in seguito a una nuova, lunga prova di permanenza nel sottosuolo. A questo proposito, da un punto di vista scientifico, ci sembrano opportune alcune precisazioni. DE' stato detto che i 210 giorni sono il record mondiale di permanenza. La più lunga permanenza documentata è invece quello dello jugoslavo Milutin Veljkovich, rimasto dal 24 giugno 1969 al 30 settembre 1970 (463 giorni) nella grotta di Samar, vicino all'abitato di Kopajkoshara, Jugoslavia orientale. Era in compagnia di altre cavie: un cane, un gatto, dieci galline e cinque anatre. L'entrata della grotta venne ostruita con tonnellate di sassi dopo il suo ingresso per chiudere ogni contatto con l'esterno. Veljkovich rimase in comunicazione con il vicino villaggio tramite un telefono militare: nella sua cronaca (in un libro dal titolo: «Sotto un cielo di pietra», ripreso poi dalla rivista «The British Caver», voi. 94-95 dell'85) si vanta di non aver mai chiamato ma nota che veniva chiamato ogni pochi giorni da giornalisti e medici che ne seguivano l'impresa. Anche in quel caso la fine dell'evento venne ampiamente seguita da giornali e agenzie. La notizia dell'esperimento arrivò all'epoca anche sulla stampa italiana ma ebbe poca attenzione: per questo 17 anni dopo si potè dichiarare «record mondiale» una permanenza durata meno della meià, attirando così le facili ironie di chi, a livello internazionale, era informato. Gli speleologi non sono molto abili nei loro rapporti con la stampa, sicché le rettifiche sulle riviste non specializzate furono rare e passarono praticamente inosservate. 2) Il valore scientifico di queste imprese è discutibile. A volte si tratta di esperienze abbondantemente fatte e rifatte, ciclicamente ripetute da chi ha fatto scarsa ricerca bibliografica, e in genere non sembrano interessare nessuno specialista. Anche Veljkovich narra delle difficoltà a interessare i ricercatori alle sue osservazioni e come infine solo i russi se ne occuparono per un po' nel quadro del loro programma spaziale dell'epoca, lasciando però presto cadere il tutto. Questo non esclude, naturalmente, che siano esperienze che possono avere interesse scientifico se ben mirate. Per chi non è specialista di fisiologia c'è un semplice modo per saperlo: se i risultati di una esperienza di speleonautica vengono pubblicati su riviste scientifiche internazionali del settore significa che essi sono di effettivo interesse scientifi-

Persone citate: Maurizio Montalbini, Montalbini, Samar

Luoghi citati: Jugoslavia