Il signore delle buste

Il signore delle buste L'imprenditore è accusato di corruzione per due miliardi Il signore delle buste Per Defendini arresti domiciliari Dal primo pomeriggio di ieri Franco Defendini è agli arresti domiciliari nella sua bella casa della Crocetta. In mattinata si era presentato al giudice milanese Antonio Di Pietro che aveva spiccato nei suoi confronti un ordine di custodia cautelare per corruzione revocato e trasformato in detenzione domiciliare dopo l'interrogatorio. A accusare Defendini, presidente della Send Italia (il più importante gruppo di recapiti privato in Italia), è Giuseppe Parrella, il dirigente del ministero delle Poste già coinvolto in alcune inchieste che riguardano quel ministero. Al centro dell'inchiesta una dazione di due miliardi corrisposta a Parrella dall'imprenditore torinese dopo la firma di un contratto di privatizzazione di alcuni servizi postali. . Ieri negli uffici del gruppo nessuno commentava la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il titolare; solo il responsabile delle relazioni esterne, Mino Giachino, raccontava la lunga storia dell'azienda. Iniziò nel '26: il fondatore Ferdinando Defendini, nonno di Franco, aprì la prima agenzia di recapiti in Italia, Già tra le due guerre le Poste italiane soffrivano di qualche problema di celerità e avevano scelto la strada di dare in concessione alcuni servizi ad agenzie private. Da allora il gruppo è costantemente cresciuto fino ad arrivare alle dimensioni attuali con l'imponente fatturato di 215 miliardi l'anno. Nel '43 l'agenzia effettuava un servizio di recapito giornaliero in bicicletta tra Torino, Milano e Trieste. Oggi la Send Italia raggruppa 67 agenzie disseminate lungo la penisola, impiega 2500 dipendenti. Sono 200 i lavoratori delle agenzie Defendini che si occupano dei settori collaterali alla spedizione (ad esempio i certificati). Il fatturato delle 67 agenzie di recapito è di 150 mi- bardi l'anno, quello dell'intero gruppo è di 215. Ogni anno le agenzie di recapito movimentano oltre 100 milioni di lettere pagando allo Stato una «marca di recapito» su ogni pezzo che ammonta complessivamente a 40 miliardi. Dal '90 la Send Italia ha sottoscritto con le Poste un contratto per il recapito degli espressi e dal '91 anche per l'inoltro dei tele¬ grammi. Spiega Mino Giachino: «Il contratto è stato particolarmente vantaggioso per le Poste che spendono il 50 per cento in meno per ogni telegramma consegnato e il 25 per cento in meno su ogni espresso. L'azienda ha aderito al contratto essenzialmente per ragioni di immagine». Franco Defendini, 48 anni, sposato e padre di due ragazze, da alcuni anni è al vertice della Send Italia alla cui direzione collabora anche il fratello Luigi. L'avvocato Cesare Giordanengo, che ha accompagnato l'imprenditore all'incontro con Di Pietro, ha precisato: «Il mio cliente ha spiegato di aver corrisposto la dazione di due miliardi al dottor Parrella dopo che il contratto era già stato firmato. Si tratterebbe, quindi, non di corruzione, ma di concussione». [m. cas.] La Send Italia ha 67 sedi 2500 dipendenti Franco Defendini, 48 anni, è da alcuni anni a capo del più importante gruppo italiano di recapiti .

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