Se il fondo è «chiuso» l'azienda decolla

Se il fondo è «chiuso» l'azienda decolla FINANZA & MERCATO Dopo anni di polemiche i nuovi strumenti finanziari sono legge. Vediamo come funzionano Se il fondo è «chiuso» l'azienda decolla Arriva una boccata d'ossigeno per le piccole e medie imprese ROMA. «New entry» nel mercato dei fondi d'investimento. Da ieri c'è una normativa che disciplina e regola i fondi comuni d'investimento mobiliari chiusi. Si tratta di un prodotto finanziario in gestazione da anni che finalmente fa il suo ingresso anche in Italia. La commissione Finanze della Camera, in sede legislativa, ha approvato il provvedimento senza introdurre modifiche al testo licenziato dal Senato il 23 giugno scorso. E quindi, la norma, una volta pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, diventerà legge. I fondi chiusi dovrebbero rappresentare una vera boccata d'ossigeno per il sistema delle piccole e medie imprese e un ulteriore strumento a disposizione del risparmio. Il nuovo prowedimento consentirà di convogliare una larga parte del risparmio verso industrie mi¬ nori, non ancora pronte per il «grande salto» verso il mercato borsistico, aiutandone così la crescita e l'ingresso in Piazza Affari e nelle altre borse europee. Sull'esempio di quanto accade da tempo in Francia, Inghilterra e Stati Uniti i fondi chiusi italiani raccoglieranno investimenti finanziari presso il pubblico dei piccoli risparmiatori e soprattutto degli investitori istituzionali (come banche, assicurazioni, fondi pensione e finanziarie) emettendo speciali titoli, anche in questo caso come per i fondi comuni già esistenti denominati quote, a medio termine (dai 5 ai 13 anni). Il denaro così raccolto dai fondi sarà poi investito in partecipazioni in imprese di media e piccola dimensione non quotate in Borsa. La legge approvata ieri pre¬ vede che le società di gestione siano autorizzate dal Tesoro, sentita la Banca d'Italia. L'autorizzazione, che sarà comunicata alla Consob, sarà rilasciata con specifico riferimento alla gestione di fondi chiusi. Il capitale sociale delle società dovrà essere superiore a 5 miliardi per le società che gestiscono soltanto fondi chiusi e a 7 per chi opera anche con fondi aper¬ ti. Con le norme varate ieri sarà consentito ai nuovi fondi di acquisire partecipazioni in aziende non quotate, per una quota di almeno il 40% e di non più dell'80% del patrimonio del fondo stesso. Gli investimenti potranno essere diversificati per una percentuale non superiore al 20% del patrimonio - e concentrati anche in titoli di società quotate e in titoli di Stato ma per un ammontare che non potrà superare il 20% del patrimonio. La quota minima sottoscrivibile sarà di 100 milioni, ma sale a 400 per le collocazioni «porta a porta». La vita del fondo andrà da un minimo di 5 ad un massimo di 10 anni e sulla base della durata stabilita nello statuto poi dovrà avvenire la realizzazione degli investimenti. E' comunque concessa una proroga di altri tre anni. la. vig.l Piero Barucci ministro del Tesoro Sarà il suo ministero a rilasciare le autorizzazioni per i nuovi fondi chiusi

Persone citate: Arriva, Piero Barucci

Luoghi citati: Francia, Inghilterra, Italia, Roma, Stati Uniti